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Lo sapevate? D’Annunzio scrisse dei versi per Gabriele Riva Villa Santa, eroe sardo della Grande Guerra

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Uno degli eroi sardi della Prima Guerra Mondiale fu senza ombra di dubbio Alberto Riva Villa Santa.

Figlio di un’importante famiglia di tradizione militare, morì a Paradiso (Udine), sul campo di battaglia, il 4 novembre 1918, pochissimo tempo prima della fine della Grande Guerra. Un’importante via di Pirri è dedicata ancora oggi al suo sacrificio in battaglia.

In suo onore scrisse dei versi memorabili il poeta-vate Gabriele D’Annunzio. Questa breve celebrazione fu letta il 4 novembre 1919 nel primo anniversario della vittoria italiana nel conflitto bellico.

Leggiamoli insieme.

«Ecco un giovine italiano, ecco un adolescente, Alberto Riva, della casata di Villa Santa, un Italiano di Sardegna, diciottenne. Suo padre era caduto nella battaglia il 7 giugno 1916. Quattro de’ suoi consanguinei erano caduti nella battaglia. Al suo fianco un suo fratello era stato ferito. E non gli bastava. Stirpe più che ferrea, silenziosa sublimità sarda, eroismo delle labbra serrate, sacrifizio senza parola. L’isola non s’è rinsaldata al continente? C’è tuttavia il Tirreno tra noi e quel masso d’amore? Al passaggio del Piave, al passagio della Livenza, questo fanciullo aveva operato prodigi, conducendo il reparto d’assalto dell’ottavo reggimento di bersaglieri. Il 4 novembre, all’ora precisa dell’armistizio, cadde anch’egli alla testa dei suoi arditi, colpito nell’atto del balzo, “per spingere la vittoria più lontano, per più accostarsi a quelli che ci aspettavano, a quelli che ci aspettano”».

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