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Domenica di Santa Greca a Decimomannu: storia e aneddoti della martire cristiana, oggetto di un culto sempre vivo

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Nell’ultima domenica di settembre si rinnova a Decimomannu il culto di Santa Greca. Una sagra autunnale, arrivata alla sua 456esima edizione, da sempre amata in tutto il Cagliaritano, oggi però limitata al solo aspetto religioso per motivi legati alla pandemia. Non più le consuete “picchettate”, fra giri di giostra e passeggiate fra le bancarelle. Ma solo le funzioni religiose.

Pare che Santa Greca sia stata una giovane cristiana decimese che pur di non rinnegare la propria fede cristiana abbia subito il martirio, sotto Diocleziano. Le poche notizie certe su di lei derivano dall’iscrizione sulla sua lapide sepolcrale. Questa è stata rinvenuta alla metà del Cinquecento nel paese, nell’area laddove oggi sorge la sua chiesa settecentesca.

L’epigrafe, oggetto di studio di tanti storici, risalirebbe infatti al IV-V secolo e documenta che una giovane di vent’anni di nome Greca sia stata sepolta lì il 21 gennaio. L’anno 304 viene allora considerato dalla tradizione quello di morte e di conseguenza si può pensare al 284 come ipotetico anno di nascita.

L’iscrizione recita B M Greca/ Quiescet in pace/vixit annis XX/M II DV XVIII/Diposita/Pridie idus ianuarias, come riportato da Francesco Alziator. La sigla B. M., beatae memoriae o bene merenti, è stata però oggetto di varie interpretazioni. In seguito, nel 1618 l’arcivescovo di Cagliari, Francisco d’Esquivel, ha inserito nel calendario liturgico la festa di Santa Greca. Anni dopo, si è dato inizio agli scavi, presso la chiesa decimese. Gli scavi hanno portato al rinvenimento di uno scheletro umano. Le reliquie della santa si trovano in parte nel duomo cagliaritano e in parte a Decimo.

Secondo molti storici, dunque, è fondamentale l’interesse che il culto di santa Greca, risalente al XIV secolo, presenta nella tradizione. La festività dedicata alla martire cristiana, flagellata e trafitta con tre chiodi nella testa, prima di essere decapitata, sarebbe forse l’esito di culti agrari più antichi. La sagra di Santa greca, infatti, sarebbe connessa con la vendemmia e la fine dell’estate, e il suo scopo potrebbe essere quello di rendere grazie alla generosità della terra.

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