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La Cagliari che non c’è più: Palazzo Costa Marras prima dello sciagurato restauro

Purtroppo la legge italiana, stabilisce che un bene immobile, anche se rappresenta un esempio importante di architettura, dal grande valore artistico, diventi storico e quindi sottoposto a tutela solo dopo che sono passati 70 anni dalla sua edificazione, e comunque a seguito di una lunga e complessa procedura, specie se appartiene a privati.

Il Palazzo Costa Marras nel Largo Carlo Felice che rappresentava un unicum in città, progettato da Ubaldo Badas che a Cagliari ha disegnato alcuni degli edifici più belli, soprattutto nel Ventennio, purtroppo non ha potuto godere di questa tutela.

In quel periodo Badas, progettista molto creativo aveva pensato di rilanciare l’artigianato sardo. Si avvalse quindi per decorare la facciata del nuovo palazzo, della collaborazione del ceramista Giacomo Silecchia che realizzò per lui delle bellissime sculture in ceramica che vennero installate sulla parete che dava direttamente sul Largo. Tutte le parti in cemento erano poi state ricoperte con piastrelle in ceramica bordeaux. Con delle sapienti bordature bianche, le ceramiche di Silecchia risaltavano e venivano valorizzate, dando alla facciata l’aspetto di un grande quadro astratto.

foto di fpalazzari

Il palazzo è stato restaurato, ma non in maniera conservativa, alcune soluzioni decorative e la copertura in ceramica sono state rimosse. Adesso la facciata è in cemento grigio. Le ceremaiche di Silecchia ci sono ancora, ma non si notano più come prima. Senza lo sfondo scuro delle piastrelle, viene meno l’effetto cromatico studiato da Badas. E il Palazzo Costa Marras ha perso gran parte della sua “Personalità”. Non ci resta che ammirare il palazzo in tutto il suo splendore, in questa rara foto a colori.

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