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Niente pesce arrosto e vermentino: anche quest’anno salta la sagra di Giorgino. Quando gusti e sapori raccontavano un quartiere

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Sagra di Giorgino, foto di repertorio.

Per i cagliaritani era uno degli immancabili appuntamenti di fine estate. La Sagra del Pesce di Giorgino, organizzata dal Comitato di quartiere Villaggio Pescatori, sino al 2019 richiamava centinaia di persone, nel fine settimana della prima decade del mese di settembre. Poi, quasi inutile dirlo, la pandemia e il pericolo assembramenti hanno fermato tutto. Musica spenta e graticole da parte, si spera in tempi migliori il prossimo anno.

La sagra di Giorgino, spalmata in un lungo weekend, abbracciava ovviamente anche la sfera religiosa. La messa del sabato nella piccola chiesetta di Nostra Signora di Fatima – dove, oggi, solo una volta a settimana il prete “condotto” celebra funzioni – segnava l’inizio della sagra vera e propria, il sabato e la domenica. Poi, via alle danze e il rione si riempiva di colori e, soprattutto, squisiti profumi di arrosto di mare.

Tutti ricordano le lunghe file per gustare qualche squisitezza locale. Il fritto misto, l’insalata di mare, muggini e sardine arrostite alla brace, su pisci a colletu; senza dimenticare il delizioso vermentino. Gusti e sapori deliziosi che servivano a raccontare la storia e il passato di un quartiere, spesso distante e dimenticato da tanti. Un modo per presentarsi e farsi conoscere dai più.

Sagra di Giorgino, foto di repertorio.

Una sagra, quella di Giorgino, che affonda le sue radici alla metà degli anni Ottanta, quando a suon di rumorose e imponenti manifestazioni pubbliche gli abitanti del Villaggio Pescatori riuscirono a salvare le proprie case, oggi così belle e caratteristiche.

In sintesi, come raccontato dal presidente del comitato di quartiere Mariano Strazzeri, alla fine della costruzione del primo lotto del Porto Canale si resero necessari spazi di servizio per i lavoratori, laddove sorgevano le case del Villaggio. Si pensò allora di trasferire gli abitanti del Villaggio, le cui abitazioni presentavano non pochi problemi di abitabilità, in altre zone di Cagliari, come Mulinu Becciu o Sant’Elia.

Gli abitanti, però, diedero vita a imponenti manifestazioni pubbliche, confermando la loro volontà di rimanere nel rione. Fino a quando, dall’allora Consiglio Regionale, arrivò una delibera di giunta: stanziamento di importanti risorse finanziarie per Iacp, a specifico indirizzo per la ristrutturazione delle case del Villaggio Pescatori.

Per ricordare questa conquista e, inoltre, per farsi conoscere dal resto di Cagliari, gli abitanti diedero così vita alla Sagra del Pesce di Giorgino. Anche quest’anno, come nel 2020, con la pandemia in corso e il pericolo assembramenti, l’immane difficoltà di portare avanti la tradizione. Seppur in zona bianca, infatti, ci sarebbero stati parecchi ‘paletti’ – come il controllo del green pass eventualmente obbligatorio, l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento – che avrebbero reso la sagra molto difficile da organizzare e gestire la sagra.

Si attendono allora tempi migliori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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