Site icon cagliari.vistanet.it

Sul concerto di Salmo a Olbia interviene Solinas: “Grave errore”. E la Procura apre un’inchiesta

 

Continuano le polemiche sul concerto di Salmo del 13 agosto a Olbia.

Il rapper sardo ha tenuto infatti un concerto gratuito al Molo Brin di Olbia per sostenere i luoghi martoriati dagli incendi di luglio ma durante il live, davanti alla ruota panoramica, c’erano migliaia di fans accalcati e senza mascherina, nonostante divieti e norme anti-Covid.

Gli operatori dello spettacolo si sono divisi: chi a favore del rapper e dell’iniziativa benefica, chi – come Fedez – assolutamente contro: «Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)».

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha pure aperto un’inchiesta. Le indagini al momento proseguono “contro ignoti”.

Dure, oggi, le parole del presidente della Regione Solinas su quanto accaduto: «Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione. Il concerto del rapper sardo Salmo un grave e pericoloso errore. Come è un errore affermare che l’evento è stato autorizzato dalla Regione, come scritto dal cantante Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, pur appassionandomi assai poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verità. Quindi l’amico Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, sappia che non ho autorizzato alcun evento. Quanto al modo e agli strumenti per difendere dal virus non solo i Sardi ma anche i nostri graditi ospiti come lui, sappia vi sono migliaia di persone ogni giorno, ogni momento, impegnate non a chattare sotto l’ombrellone, ma a spendersi sul campo con generosità e dedizione. Così come non si infrangono le regole che ci proteggono dalla pandemia, non vanno infrante nemmeno quelle di una corretta comunicazione, soprattutto da parte di chi, per la sua notorietà, deve essere portato ad un alto senso di responsabilità».

Exit mobile version