Tanto tuonò che piovve in casa Cagliari sul caso Naithan Nandez. Che le nuvole tra il giocatore e la società fossero fitte lo si era intuito nelle ultime settimane, per lo meno da quando è iniziata la trattativa con l’Inter per la sua cessione.
Sabato i nuvoloni sono diventati un temporale estivo breve ma di forte intensità. Il centrocampista uruguayano, nonostante la convocazione di mister Semplici, non si è presentato all’aeroporto per la partenza verso Maiorca, dove i rossoblù erano attesi per un’amichevole. Il gesto ha scatenato le ire della società.
Ieri “El Leon”, la cui permanenza a Cagliari è sempre stata “disturbata” da un rapporto non idilliaco tra il suo entourage e il club di via Mameli (ricordiamo le incomprensioni contrattuali di gennaio 2020), ha pubblicato una lunga lettera di scuse ai tifosi, imputando alla dirigenza una promessa che gli era stata fatta a salvezza conquistata lo scorso anno.
«Tutti voi sapete il rispetto che ho e il bene che voglio a questa maglia e a questa città. Mi avete accolto nel miglior modo possibile fin dal mio arrivo e non avete mai smesso di appoggiarmi. Di questo ve ne sarò sempre riconoscente. Per questo motivo scrivo queste parole, per chiedere scusa a tutti i tifosi del Cagliari qualora qualcosa che ho fatto li avesse offesi. Le ultime ore sono state molto difficili per me. Le polemiche non fanno bene a nessuno e tantomeno i giochi mediatici» esordisce il calciatore.
Scuse accolte molto timidamente dalla maggior parte della tifoseria e che suonano già come un addio. Spetterà al ds Capozucca trovare, insieme al presidente Giulini, una soluzione che consenta alla società di incassare una cifra adeguata alla partenza del centrocampista della Celeste, al giocatore di soddisfare le sue ambizioni, ma soprattutto all’ambiente di recuperare la giusta serenità, anche perché il campionato è ormai alle porte.