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Arnas Brotzu, una visita al giorno ai pazienti ricoverati e solo col green pass: cosa è cambiato dal 6 agosto

Green pass obbligatorio per le visite ai pazienti negli ospedali dell’Arnas Brotzu di Cagliari. Dunque, passaporto verde obbligatorio per chi vuole andare a fare visita a familiari o amici nelle tre strutture di San Michele (il noto Brotzu), A.Cao (Microcitemico) e A. Businco (Oncologico).

Dallo scorso 6 agosto è iniziata la rivoluzione del green pass, che non solo condiziona l’accesso a servizi come bar, ristoranti, palestre e altro, ma sarà pure necessario per la visita ai proprio genitori o ai nonni ricoverati.

Nelle scorse settimane, erano state consentite le visite, di 15 minuti, a parenti e familiari ricoverati, solo con il tampone da esito negativo.

Dal 6 agosto, però, è cambiato, perché infatti sarà necessario esclusivamente il green pass, ottenibile con le già note indicazioni del ministero della Salute. Tra queste, anche il tampone molecolare, con esito negativo, per la validità di 48 ore. E tutto rispettando, inoltre, le note misure di sicurezza e distanziamento, insieme all’obbligo della mascherina.

 

 

Visite di un quarto d’ora, una volta al giorno, solo con certificazione verde. Eccezion fatta, eventualmente, per chi deve accudire pazienti estremamente fragili, come nel reparto di rianimazione, oppure bambini, questi sempre ricoverati insieme a uno dei genitori. Tutto, però, dietro autorizzazione delle Direzioni mediche di presidio.

Inoltre, l’accesso ai 3 presidi dell’Arnas Brotzu – San Michele, A.Cao e A. Businco – per le visite mediche (pediatriche e non) sarà sempre consentito anche senza il green pass.

 

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