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Lo sapevate? Perché “Selargius” si chiama così?

Selargius

Selargius, con i suoi oltre 28mila abitanti, è il decimo comune più popoloso della Sardegna e uno dei centri più importanti dell’hinterland. Le sue origini risalgono addirittura all’epoca prenuragica, in cui sono attestati diversi insediamenti, ma sul significato del suo nome, il toponimo attuale “Selargius”, le tesi sono un po’ controverse.

Come racconta il professor Massimo Pittau nel suo volume “Toponimi della Sardegna Meridionale – significato e origine” il toponimo sardo campidanese “Ceraxus” stava ad indicare che in questo centro abitavano nel Medioevo tantissimi produttori di cera. Selargius si chiamava infatti “Kerarius”, come testimoniano i carteggi del priore Raimondo di San Saturno attestati tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII.

Sempre come spiega Pittau, il toponimo si sarebbe poi evoluto in quello attuale a causa di una paretimologia, cioè l’evoluzione di un termine sulla base dell’uso popolare della lingua. La causa di questo è che Selargius divenne gradualmente uno dei centri più importanti in Sardegna per la produzione del sale. L’origine del toponimo “Selargius” viene accostata o al latino “salarios” (gli operai del sale), o  “Salargia”, termine utilizzato negli elenchi delle Parrocchie della Diocesi di Cagliari con il significato di “località del sale”.

Secondo un’ultima interpretazione il termine deriverebbe dal latino “cellarium”, il tipico deposito di riserve di derrate alimentari utilizzato dai romani che abbondavano nel territorio di Selargius.

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