Site icon cagliari.vistanet.it

Lo Sapevate? C’è una ragione precisa per cui il “Coltello del minatore” è spuntato

Agli inizi del ‘900 quando l’attività mineraria, era in piena produttività e le persone impiegate nel lavoro delle miniere erano moltissime, le risse con esiti anche tragici tra minatori, erano frequentissime.

Nell’Isola poi era assolutamente impossibile che un minatore non portasse con sé un coltello, che veniva utilizzato nel lavoro, ma anche durante i pasti che si consumavano in miniera. D’altra parte quasi tutti gli uomini sardi avevano in tasca il coltello anche quando non lavorano.

Così capitava sempre più di frequente che durante il lavoro, ma anche il sabato o la domenica magari dopo aver alzato il gomito, che cominciassero delle liti, anche a causa delle forti tensioni sociali che si determinavano nella vita di miniera, caratterizzata da condizioni di lavoro durissime, profonda povertà e spesso ingiustizie. Si cominciava con le offese e si finiva con le coltellate.

Il fenomeno divenne così diffuso che nel 1908 Giolitti emanò un editto che regolava la vita nei borghi minerari e stabilì delle regole per l’uso del coltello. Così decise che i minatori potessero portare con loro solo coltelli con la lama spuntata. Da allora sa “resolza” o “arresoja” senza punta divenne il tipico coltello del minatore che ancora oggi gli artigiani, soprattutto quelli di Arbus e Guspini producono proprio come allora.

Exit mobile version