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Da Cuccureddu a Zola, sino a Cossu e Barella: i giocatori sardi che hanno vestito la maglia azzurra

Barella e Sirigu durante l'inno azzurro

Sono 8 i sardi che hanno vestito la maglia della nazionale italiana. In mezzo a ciascuno di loro tantissime storie, gesta e giocate. C’è chi ha fatto poco più di una comparsa, chi invece ha lasciato il segno, soprattutto nel cuore dei tifosi.

Ieri l’urlo dei tifosi, in occasione della gara dei quarti di finale di Euro 2020, portava, sì, il nome di Nicolò Barella. Ma il centrocampista dell’Inter, glorioso ex Cagliari, non è certo il solo sardo tra i più presenti nella memoria degli appassionati.

Indimenticato, infatti, è Gianfranco Zola. Per Magic Box 35 le presenze in azzurro e 10 gol, fra il 1991 e il 1997. Certo, il fantasista di Oliena non ha potuto dare il meglio di sé con la maglia della Nazionale e nelle menti di tanti c’è purtroppo quell’espulsione rimediata ai mondiali di Usa ’94, contro la Nigeria, che gli costò due giornate di squalifica.

Prima di lui, Gianfranco Matteoli: 6 gare fra il 1986 e il 1987. Ma se si fruga ancora meglio il cassetto dei ricordi, ecco che spunta il nome pregiato di Antonello Cuccureddu, algherese e juventino, che vanta 13 presenze in con la maglia azzurra fra il 1975 e il 1978, disputando quell’anno anche i Mondiali.

Antonio Langella e Marco Sau rappresentano appena una “toccata e via” della terra sarda in Nazionale. Per l’attaccante di Sorso solo tre presenze nel 2005, campionato in cui il suo Cagliari in Serie A riuscì a togliersi qualche piccola soddisfazione. Per “Pattolino” di Tonara, invece, appena una presenza nel 2013, contro il San Marino, e nessun Mondiale.

Diversa storia per il portiere Salvatore Sirigu, oggi impegnato a Euro 2020, dove ha fatto il suo esordio nell’ultima gara del girone contro il Galles. Per l’estremo difensore di La Caletta la storia in azzurro inizia con Marcello Lippi, ai tempi del Mondiale sudafricano, dove comunque venne escluso dalla lista ufficiale dei 23 convocati. Con lui anche il tanto amato Andrea Cossu, “rimandato a casa” dal Sud Africa dopo essere stato convocato come 24esimo uomo. A lui, infatti, Lippi preferì Camoranesi.

Ma se per Cossu il giro in Nazionale finì lì, per Sirigu le cose sono andate decisamente in maniera diversa. Dopo il suo esordio con la Costa d’Avorio, il portierone sardo fara parte del gruppo di Euro 2012: per i 23 di Prandelli nessun trofeo, ma la soddisfazione di essere vice campioni d’Europa, dietro la Spagna.

Dopo la Confederations Cup, i nefasti mondiali brasiliani del 2014 ed Euro 2016, i giochi azzurri per Sirigu sembravano finire così. Ventura, infatti, lo esclude dal giro azzurro. Ma dopo la debacle della mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, Sirigu fa il suo ritorno in Nazionale con Roberto Mancini.

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