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“Subito la bonifica ambientale dai sacchi di nylon della spiaggia del Poetto, inquinano e sono pericolosi”

“Subito la bonifica ambientale dai sacchi di nylon della spiaggia del Poetto, inquinano e sono pericolosi”.

 

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha provveduto a inviare (26 giugno 2021) per la terza volta (dopo gli atti del 16 marzo 2021 e 30 aprile 2021) un’istanza per l’immediata rimozione dei sacchi-rifiuto che da tempo inquinano la battigia della spiaggia del Poetto, chiedendo la bonifica ambientale.

Ecco il testo della nuova istanza:

“I sacchi di nylon, ormai degradati e abbandonati, sono “rifiuti” e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità, ma non solo: ormai – a stagione balneare ampiamente iniziata – costituiscono un evidente pericolo per chi entra in mare per un bagno tonificante.

 

Che cosa si aspetta? Un malaugurato incidente che coinvolga un bambino o un anziano?

 

Il Gruppo d’Intervento Giuridico odv ha coinvolto la Guardia costiera, il Comune di Cagliari, il Prefetto di Cagliari, la Direzione generale EE.LL. Finanze, urbanistica della Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

 

E’ stata anche nuovamente informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per gli eventuali aspetti penalmente rilevanti in materia di abbandono di rifiuti (art. 256 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.) e violazione del vincolo paesaggistico (artt. 734 cod. pen., 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Tutti sanno, finora nessuno è intervenuto concretamente per la bonifica ambientale.

 

Sarebbe il caso che intervenissero subito le Amministrazioni pubbliche competenti (Regione e Comune), addebitando in seguito le spese a chi ha dato luogo all’assurda quanto inquinante situazione.

 

La vicenda, veramente vergognosa, è piuttosto chiara.

 

Le risposte, in sede di accertamenti, sono arrivate, precise:

* la Capitaneria di Porto di Cagliari – Servizio Demanio ha comunicato (nota prot. n. 12688 del 24 marzo 2021) “che a seguito di accertamento di P.G. personale dipendente da questo Comando ha accertato la presenza di diversi sacchi in ‘nylon’ contenenti sabbia nel tratto di arenile antistante la concessione ‘il Lido’. I sacchi ‘visibili’ sono posizionati per tutta la lunghezza della concessione ad una distanza di circa 3 mt dal bagnasciuga. E’ stata inoltre accertata la presenza di altri sacchi nello specchio acqueo.

Il posizionamento dei sacchi, richiesto dall’allora concessionario, è stato autorizzato dalla R.A.S. Assessorato degli Enti Locali Finanza ed Urbanistica con nota prot. 3729 in data 25 luglio 1995 per il ‘ripascimento della spiaggia consistente nella posa di tubi in tessuto, nella fattispecie nylon, del diametro di due metri e di lunghezza variabile che, riempiti ed anche ricoperti di sabbia, vengano posti dietro la battigia impedendo che l’arenile venga trascinato via dalle ondate di risacca ….’.

Della attuale problematica e della necessità di una sua risoluzione, è stato formalmente interessato l’Assessorato competente della R.A.S.”;

* il Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo ha comunicato (nota prot. n. 96725 del 30 marzo 2021) ha comunicato “quanto segue:

 in data 18.03.2021 gli agenti della Sezione Vigilanza Igiene del Suolo della Polizia Locale della Amministrazione scrivente effettuavano apposito sopralluogo presso lo Stabilimento il Lido per la verifica di quanto lamentato.

 nel corso della verifica veniva riscontrata l’effettiva presenza dei sacchi segnalati contenenti sabbia, alcuni dei quali in cattivo stato manutentivo.

 nel corso dell’ispezione, inoltre, gli agenti intervenuti sul posto prendevano contatto con l’amministratore dello Stabilimento Il Lido s.r.l., il quale esibiva autorizzazione, da parte della Regione Sardegna – Direzione generale enti locali e finanze, di prelievo e insacchettamento della sabbia risalente al 1995.

 con nota prot. n. 88336 del 23/03/2021 sulla scorta di quanto sopra, l’ufficio scrivente richiedeva, agli uffici regionali sopra richiamati e agli altri organi competenti, l’adozione sollecita di ogni determinazione, rivolta anche ad impartire al concessionario ogni indicazione utile ad eseguire interventi di ripristino, finalizzate in via d’urgenza a prevenire l’aggravarsi della situazione”.

 

Da nuova comunicazione del Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo (nota prot. n. 162592 del 3 giugno 2021) si apprende un’importante novità riguardo la rimozione dei tanti sacchi in nylon ormai ridotti a rifiuti che tuttora appestano la spiaggia del Poetto: “con determinazione direttore dell’assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica rep. 0001744 Prot. 19992 del 20/05/2021 la Regione Sardegna intimava alla soc. Il Lido srl di attivarsi immediatamente per la messa in sicurezza delle aree interessate nonché presentare idonea progettazione dei lavori per la completa eliminazione del rischio e difesa del litorale“.

 

Anche la Regione, titolare della delega delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, ha intimato l’immediata rimozione dei sacchi-rifiuto e la bonifica ambientale;

 

In precedenza, il Comune di Cagliari aveva provveduto – con la nota Servizio Igiene del Suolo e Ambiente prot. n. 144631 del 17 maggio 2021 – a diffidare la Società concessionaria “Il Lido” per la rimozione dei sacchi–rifiuto che ormai da tempo oltraggiano la splendida spiaggia del Poetto.

 

Entro 30 giorni deve provvedere a:

 

“* adottare ogni provvedimento tecnico e/o organizzativo teso alla rimozione ed avvio allo smaltimento dei rifiuti provenienti dal degrado dei sacchi in nylon accumulati all’interno dell’area oggetto di diffida, al fine di limitare eventuali danni all’ambiente e ai fruitori della spiaggia;

* comunicare e adottare apposite iniziative che garantiscano in modo continuativo la pulizia degli spazi in cui si dovesse ripresentare la medesima situazione di emergenza;

* approntare un progetto di monitoraggio dello stato del manufatto, di riqualificazione e risanamento dell’area finalizzato all’ottenimento dei pareri da parte degli enti competenti per le valutazioni del caso”.

 

Contemporaneamente ne viene informato l’Assessorato degli Enti locali, Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna perché “la Regione Sardegna nell’ambito delle proprie competenze in capo all’Assessorato Enti Locali in materia di rilascio delle concessioni sui beni del demanio, vigili sull’operato dei propri concessionari in qualità di obbligato in solido sulla corretta gestione della emergenza ambientale”.

 

Infine, “in caso di mancato riscontro, mancato intervento o intervento non efficace si procederà con

l’emissione di Ordinanza Sindacale”, visto che “lo stato di abbandono e degrado di tali residui consentono evidentemente di definirne compiutamente la natura di ‘rifiuto’ come definito dal D.lgs. 152/2006”.

 

Tuttavia perdura da mesi l’ultimo degrado, in ordine di tempo, ai danni della splendida spiaggia del Poetto, otto-nove chilometri di sabbia fra Cagliari e Quartu S. Elena, fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni.

 

Centinaia di sacchi realizzati con nylon si degradano lungo la battigia, alcuni integri, la maggior parte molto meno.

Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo impreziosita da risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti disastrosi, maleducazione, cafonate.

Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato.

Però, nel mentre continua il nylon sempre più sfilacciato dei tanti sacchi degradati a finire in mare, a degradare la spiaggia, con gli intuitivi danni alla fauna marina.

I sacchi, oggi in palese stato di degrado, sono rifiuti e come tali vanno trattati, in ragione della loro composizione: la Società concessionaria deve provvedere senza indugio alla bonifica ambientale con le adeguate procedure e modalità per salvaguardare la spiaggia ed evitare che quantitativi di sabbia vengano ancora asportati o i sacchi degradati perdano ulteriori sfilacciamenti di nylon.

Auspichiamo il rapido svolgimento delle operazioni di bonifica e ripristino ambientale, perché il ripristino ambientale di una spiaggia fin troppo martoriata dalla cattiva gestione sia finalmente compiuto.

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