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Nuovo Odeon sempre più dimenticato, futuro ancora incerto per il vecchio cinema. “Nessuna novità, impossibile un supermercato”

Da ristorante sushi a un gigante discount, sino a un grosso ristorante. Del Nuovo Odeon, il glorioso ex cinema cagliaritano nella via Orlando, si è parlato tanto di un possibile futuro sotto nuova forma. Eppure, oggi è ancora lì, cadente e sempre più dimenticato: nell’era delle Multisale non ci si ricorda di quando i film e i cartoni animati, li si guardava sotto casa.

Oggi, a distanza di un’eternità, il problema rimane lo stesso. Quale attività collocare in questa struttura mastodontica, un tempo meta domenicale obbligata per i cagliaritani?

Come spiegato tempo fa da Manuel Nurchi dell’Immobiliare Stresa, proprietaria dell’immobile, collocare 600 metri quadri su tre piani non è certamente facile. Così come la ricerca di attività commerciali adatte agli spazi. E allora per chi deve occuparsi della collocazione dell’immobile il lavoro si fa più in salita.

Dai primi anni del Duemila ormai non si sentiva parlare del Nuovo Odeon. Inaugurato nel 1967, il vecchio cinema del centro ha resistito, elegante e spazioso, sino all’ultimo. Poi, a poco a poco, è diventato un lontano e sempre più sbiadito ricordo per tutti. Solamente l’insegna in parte “bucata”, sopra le serrande inchiodate, ha ricordato ai passanti la sua storia. Una fine non dissimile a quella del Corallo di piazza Michelangelo, la cui nota scritta rossa non esiste più, che negli anni ’80, come l’Adriano, alzava il sipario sull’hard. Una fine eroica anche per l’Alfieri, “ucciso” definitivamente nel 2010 dalle multisala.

Nel corso degli ultimi anni si era parlato, forse, di due possibili strade per il futuro del vecchio cinema. Il settore dell’alimentare e dell’abbigliamento sembrava potessero accomunare il destino del Nuovo Odeon a quello del Capitol, nato a fine anni ’70, e del Nuovo Olimpia, oggi noti negozi di moda nella via Roma.

Come terza alternativa, poi, rimaneva quella della ristorazione. Insomma, trasformare uno dei templi sacri dei cinefili in un luogo di buongustai di vario genere. Un po’ come all’Ariston e al Fiamma, entrambi nella via Grazia Deledda, non certo comodi per chi non si spostava a piedi. Senza dimenticare il Nuovo 4 Fontane, nella “troppo centrale” via Alagon, negli ultimi anni della sua vita diventato, coincidenza, anche ristorante cinese, pur di sopravvivere. 

Oggi, però, in corso tante trattative e diversi gli interessi manifestati da diverse aziende. Ma ancora nulla di fatto. Forse la via del settore alimentare potrebbe essere quella vincente, ma di certo non la pista di un grosso supermercato. Il Comune, infatti, detta norme molto restrittive, in tal senso, sulla zona cittadina A.A.

 

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