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Sacchi di nylon al Poetto: il Comune di Cagliari diffida “Il Lido” per la bonifica ambientale

Foto di Valerio Piga

Il Comune di Cagliari ha provveduto – con la nota Servizio Igiene del Suolo e Ambiente prot. n. 144631 del 17 maggio 2021 – a diffidare la Società concessionaria “Il Lido” per la rimozione dei sacchi–rifiuto che ormai da tempo oltraggiano la splendida spiaggia del Poetto.

A dare la notizia è il Gruppo di Intervento Giuridico, che aveva presentato diversi esposti sulla vicenda.

Entro 30 giorni lo stabilimento dovrà provvedere a:

«* adottare ogni provvedimento tecnico e/o organizzativo teso alla rimozione ed avvio allo smaltimento dei rifiuti provenienti dal degrado dei sacchi in nylon accumulati all’interno dell’area oggetto di diffida, al fine di limitare eventuali danni all’ambiente e ai fruitori della spiaggia;

* comunicare e adottare apposite iniziative che garantiscano in modo continuativo la pulizia degli spazi in cui si dovesse ripresentare la medesima situazione di emergenza;

* approntare un progetto di monitoraggio dello stato del manufatto, di riqualificazione e risanamento dell’area finalizzato all’ottenimento dei pareri da parte degli enti competenti per le valutazioni del caso».

Contemporaneamente è stato informato l’Assessorato degli Enti locali, Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna perché «la Regione Sardegna nell’ambito delle proprie competenze in capo all’Assessorato Enti Locali in materia di rilascio delle concessioni sui beni del demanio, vigili sull’operato dei propri concessionari in qualità di obbligato in solido sulla corretta gestione della emergenza ambientale».

Infine, «in caso di mancato riscontro, mancato intervento o intervento non efficace si procederà con l’emissione di Ordinanza Sindacale», visto che «lo stato di abbandono e degrado di tali residui consentono evidentemente di definirne compiutamente la natura di ‘rifiuto’ come definito dal D.lgs. 152/2006».

I sacchi di nylon, ormai degradati e abbandonati, sono “rifiuti” e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità, così come il Gruppo d’Intervento Giuridico odv ha chiesto già con due istanze (16 marzo 2021 e 30 aprile 2021), , coinvolgendo la Guardia costiera, il Comune di Cagliari, la Direzione generale EE.LL. Finanze, urbanistica della Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

È stata anche informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per gli eventuali aspetti penalmente rilevanti in materia di abbandono di rifiuti e violazione del vincolo paesaggistico.

Le risposte al Grig, in sede di accertamenti, sono arrivate, precise:

–  la Capitaneria di Porto di Cagliari – Servizio Demanio ha comunicato «che a seguito di accertamento di P.G. personale dipendente da questo Comando ha accertato la presenza di diversi sacchi in ‘nylon’ contenenti sabbia nel tratto di arenile antistante la concessione ‘il Lido’. I sacchi ‘visibili’ sono posizionati per tutta la lunghezza della concessione ad una distanza di circa 3 mt dal bagnasciuga. E’ stata inoltre accertata la presenza di altri sacchi nello specchio acqueo. Il posizionamento dei sacchi, richiesto dall’allora concessionario, è stato autorizzato dalla R.A.S. Assessorato degli Enti Locali Finanza ed Urbanistica con nota prot. 3729 in data 25 luglio 1995 per il ‘ripascimento della spiaggia consistente nella posa di tubi in tessuto, nella fattispecie nylon, del diametro di due metri e di lunghezza variabile che, riempiti ed anche ricoperti di sabbia, vengano posti dietro la battigia impedendo che l’arenile venga trascinato via dalle ondate di risacca ….’. Della attuale problematica e della necessità di una sua risoluzione, è stato formalmente interessato l’Assessorato competente della R.A.S.»;

–  il Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo ha comunicato quanto segue:

«in data 18.03.2021 gli agenti della Sezione Vigilanza Igiene del Suolo della Polizia Locale della Amministrazione scrivente effettuavano apposito sopralluogo presso lo Stabilimento il Lido per la verifica di quanto lamentato. Nel corso della verifica veniva riscontrata l’effettiva presenza dei sacchi segnalati contenenti sabbia, alcuni dei quali in cattivo stato manutentivo. Nel corso dell’ispezione, inoltre, gli agenti intervenuti sul posto prendevano contatto con l’amministratore dello Stabilimento Il Lido s.r.l., il quale esibiva autorizzazione, da parte della Regione Sardegna – Direzione generale enti locali e finanze, di prelievo e insacchettamento della sabbia risalente al 1995. Sulla scorta di quanto sopra, l’ufficio scrivente richiedeva, agli uffici regionali sopra richiamati e agli altri organi competenti, l’adozione sollecita di ogni determinazione, rivolta anche ad impartire al concessionario ogni indicazione utile ad eseguire interventi di ripristino, finalizzate in via d’urgenza a prevenire l’aggravarsi della situazione».

Tuttavia perdura da mesi l’ultimo degrado, in ordine di tempo, ai danni della splendida spiaggia del Poetto, otto-nove chilometri di sabbia fra Cagliari e Quartu S. Elena, fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni.

Centinaia di sacchi realizzati con nylon si degradano lungo la battigia, alcuni integri, la maggior parte molto meno. Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo impreziosita da risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti disastrosi, maleducazione, cafonate.

Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato. Però, nel mentre continua il nylon sempre più sfilacciato dei tanti sacchi degradati a finire in mare, a degradare la spiaggia.

«I sacchi, oggi in palese stato di degrado, sono rifiuti e come tali vanno trattati, in ragione della loro composizione – osserva Stefano Deliperi del Grig – la Società concessionaria deve provvedere senza indugio alla bonifica ambientale con le adeguate procedure e modalità per salvaguardare la spiaggia ed evitare che quantitativi di sabbia vengano ancora asportati o i sacchi degradati perdano ulteriori sfilacciamenti di nylon. Auspichiamo il rapido svolgimento delle operazioni di bonifica e ripristino ambientale, perché il ripristino ambientale di una spiaggia fin troppo martoriata dalla cattiva gestione sia finalmente compiuto».

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