Site icon cagliari.vistanet.it

Scuole chiuse a Carbonia e Iglesias, petizione di genitori e studenti: “Garantire diritto all’istruzione”

Scuole chiuse e tutti in Dad a Carbonia e Iglesias vista l’impossibilità di tracciare i contagi da Covid-19.

La decisione dei sindaci dei due comuni ha portato i genitori e gli studenti a lanciare una petizione su Change.org per chiedere che venga garantito il diritto all’Istruzione.

«Gli scriventi genitori e studenti – si legge nel testo della petizione – dopo aver appreso la decisione dei sindaci di IGLESIAS e CARBONIA di chiudere per due settimane, tutte le scuole e le istituzioni educative di ogni ordine e grado; Viste le differenti decisioni assunte dai primi cittadini degli altri paesi interessati dalla comunicazione del Servizio di Igiene Pubblica (vedi ad esempio Sant’Antioco), promotori di scelte che appaiono più equilibrate e concertate con le altre autorità sanitarie del territorio; Viste la comunicazioni intercorse tra le amministrazioni comunali e la stessa Azienda Tutela Salute (ATS); Visto il comunicato del commissario Ats che dichiara che è stata potenziata l’attività di tracciamento nel Sulcus Iglesiente; Visto che, sempre secondo il Commissario Ats, …”alcuni sindaci si sarebbero opposti a portare avanti la campagna di tracciamento Sardi e sicuri nella propria città e nel proprio territorio”…; Vista l’importanza di consentire la conclusione dell’anno scolastico in corso, caratterizzato già da un ricorso alla modalità di didattica a distanza particolarmente importante, con lezioni in presenza; Vista la necessità degli studenti di potersi confrontare con insegnanti e studenti all’interno delle aule scolastiche e non solo per il tramite di strumenti tecnologici differenti, anche in virtù di un passaggio a una fase successiva del grado di istruzione e delle grandi difficoltà di apprendimento e capacità di socializzazione che i nostri ragazzi stanno vivendo a causa della DAD; Chiedono ai sindaci di Iglesias e Carbonia di rivalutare, sulla base di dati concreti e reali, e degli effettivi casi di ogni singolo Istituto e classe, cosi come è sempre stato, anche nei periodi peggiori, la propria scelta e consentire il proseguo delle attività svolte nelle scuole ove possibile; Chiedono che l’istruzione dei nostri giovani non sia utilizzata come arma politica per fomentare divisioni, polemiche strumentali e scaricamenti di responsabilità tra le autorità e le istituzioni competenti in materia; Chiedono che tra le Istituzioni si instauri un clima di collaborazione a tutela della salute pubblica e del fondamentale diritto all’istruzione dei nostri ragazzi, che tenda alla risoluzione dei pesanti problemi che stiamo vivendo; Chiedono che la scuola torni ad essere luogo di apprendimento e lavoro in presenza!».

Exit mobile version