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Recovery Fund, Zedda «Per l’Isola poco e niente, dove sono i progetti di Solinas?»

«Nel Piano di ripresa, il famoso Recovery Fund, della Sardegna si parla poco e niente. Non solo rischiamo di perdere l’anticipazione di 23 miliardi che arriverà a luglio – scrive il Consigliere di opposizione massimo Zedda, in un lungo post su Facebook- ma anche di fare da spettatori rispetto agli 82 miliardi destinati al Sud. Non sappiamo neanche quali siano i progetti che il presidente della Regione, sempre assente, abbia presentato al Governo nazionale. Sempre che quei progetti esistano».

Sono tanti in realtà i politici di maggioranza e opposizione che lamentano la pochissima attenzione all’Isola da parte di Draghi, ma per quelli della minoranza la responsabilità è da attribuire al Governo regionale.

«Nel documento votato alla Camera e in discussione oggi al Senato – prosegue l’ex-sindaco di Cagliari- l’Isola è nominata due volte in oltre 330 pagine. Zero sulle infrastrutture, nulla sui trasporti, niente sulla rigenerazione e sul recupero ambientale, nulla sulla conoscenza, sull’inclusione sociale e sulla sanità, zero sulle reti tecnologiche. Nel frattempo, lo abbiamo ricordato nei giorni scorsi, la Sardegna è già fuori dai 66 miliardi per i cantieri strategici che interessano il resto del Paese. Che fa il presidente della Regione, che avrebbe dovuto presentare progetti strategici per il futuro dell’Isola? Chiaramente non dice niente».

«La verità è che non c’è un metodo di lavoro, non c’è programmazione, non ci sono idee, non c’è volontà e il risultato è che la Sardegna, a causa loro, non ha peso specifico nel panorama nazionale. Oristano, Alghero e Olbia sono nominate 1 volta. Nuoro, Sassari, Cagliari mai. Mai il Sulcis Iglesiente, mai l’Ogliastra, mai il Medio Campidano, mai neppure le aree industriali di Porto Torres. Mentre tutti i presidenti delle Regioni da un anno erano al lavoro per elaborare progetti e per ottenere ingenti finanziamenti europei – conclude Zedda – il presidente della nostra Regione si stava occupando, e si occupa ancora oggi, solo della moltiplicazioni delle poltrone».

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