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Commissione sanità sospesa, Progressisti: «Prima le poltrone, poi la salute dei sardi»

«Ancora una volta il centrodestra – si legge in un comunicato dei progressisti in Consiglio regionale – mette la legge sui super staff di presidenza e assessorati davanti ai problemi che la sanità sarda sta attraversando durante la pandemia. L’ennesima vergogna, se qualcuno riuscisse a provarne, che ancora una volta segna il distacco dalla realtà della maggioranza in Consiglio regionale».

Dura la critica dei Consiglieri di opposizione, in merito alla sospensione dei lavori della Commissione sanità, in un momento in cui il settore sta affrontando molte criticità, non solo quelle legate direttamente alla pandemia, ma anche quelle per esempio che caratterizzano molti piccoli comuni isolani che non hanno medico di base.

«La scelta del presidente del Consiglio regionale di lasciare alla commissione Sanità una finestra di appena due ore mentre si discute la legge 107 ne era una prova. La sospensione dei lavori della Commissione – prosegue il comunicato – è la conferma.La commissione – riunita per la prima volta dopo un mese mentre gli ospedali sono di nuovo in difficoltà, le liste d’attesa per i pazienti non Covid sono lunghissime, la campagna vaccinale mostra tutte le sue pecche organizzative – avrebbe dovuto approfondire con l’assessore e i dirigenti dell’Ats una serie di argomenti che, nella testa di chi governa la Regione, sono evidentemente in secondo piano».

«Prima le poltrone, quindi: non è uno sgarbo istituzionale ai consiglieri del gruppo dei Progressisti, del Partito Democratico, di Leu e del Movimento 5 stelle, che ogni giorno chiedono di discutere dei problemi del mondo sanitario isolano. È uno sgarbo – concludono i Consiglieri Progressisti – alle cittadine e ai cittadini sardi».

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