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Sardara, la Regione prende provvedimenti: contestato il danno di immagine ai partecipanti

Le ripercussioni della Regione Sardegna nei confronti dei suoi esponenti coinvolti nel pranzo vietato di Sardara del 7 aprile non tardano ad arrivare.

In una lettera inviata a uno di loro che ha partecipato al banchetto proibito, i cui contenuti sono stati diffusi dall’Unione Sarda e da Ansa Sardegna, si parla di «danno all’immagine e alla reputazione della Regione a livello nazionale e internazionale, utilizzo dei mezzi di trasporto dell’amministrazione non per lo svolgimento dei compiti d’ufficio, uso di servizi telematici e linee telefoniche per esigenze personali».

«Comportamenti gravi» sono definiti, sempre nella lettera, quelli assunti dai dipendenti pubblici presenti a Sardara.

«Il personale adotta un comportamento esemplare e imparziale e agisce con integrità, rispetto e autocontrollo verso i cittadini, tenendo conto in modo del tutto speciale della situazione degli individui in condizioni di particolare debolezza o vulnerabilità» fa presente la missiva citando una delle principali norme di comportamento previste per i dipendenti della Regione.

Intanto, dopo l’annuncio del direttore generale agli Enti Locali Umberto Oppus, anche il commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois ha presentato le sue dimissioni.

Dimessi anche i tre vertici dell’Aou Cagliari, Giorgio Sorrentino (manager), Roberta Manutza (direttrice amministrativa) e Paola Racugno (direttrice sanitaria).

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