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In zona arancione tutti nel proprio comune, ma si può andare all’estero in vacanza: il caso

Aeroporto di Cagliari Elmas

Un cittadino sardo residente in qualsiasi comune può raggiungere l’Aeroporto, prendere un aereo per andare in Italia e da lì spostarsi all’estero, magari alle Canarie o in Portogallo dove non c’è obbligo di quarantena, per motivi turistici. Però, come è noto per quanto concerne le norme in vigore per la zona arancione, non può spostarsi nel comune limitrofo per fare una passeggiata.

Lo ha precisato il Viminale rispondendo ai dubbi sollevati dagli operatori e la questione sta diventando un caso.

La nota del Viminale afferma che «sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento». Ci si può quindi muovere con autocertificazione.

Non si è fatta attendere la replica degli operatori italiani del turismo, sorpresi da un vuoto normativo che ha tutti i connotati della “beffa”.

«Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia» si legge in una nota di Federalberghi.

Gli spostamenti turistici all’estero sono infatti consentiti per una lunga lista di Paesi europei, inserite dal Viminale in fascia C. Ecco quali sono:

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira ), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Per la maggior parte di questi Paesi sono in vigore norme molto stringenti che rendono il viaggio turistico quantomeno poco appetibile. Ma in alcuni casi si può parlare di vera e propria vacanza. Il caso più noto è quello delle Isole Canarie, prese d’assalto dai turisti in queste settimane. Fino a Pasqua si possono infatti raggiungere le isole spagnole al largo del Marocco con il semplice tampone.

Insomma, per intenderci, un cagliaritano può concedersi una tintarella a Gran Canaria, ma non a Chia o a Villasimius. Un paradosso che stride non poco con la situazione di grave crisi attraversata da un anno a questa parte dagli operatori turistici dell’Isola.

 

 

 

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