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(FOTO) “Cura” il nuovo bellissimo murale di Manu Invisible per la prevenzione del tumore ovarico

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Si chiama “Cura” ed è stato realizzato a Pimentel, a due passi dal Giardino di Lu, il nuovo murale di Manu Invsible.

Un’opera dedicata dall’artista alla tematica delle prevenzione del tumore ovarico, che ogni anno colpisce nel mondo 250mila donne e ne uccide circa 140mila. Per il murale il writer di San Sperate non ha voluto alcun compenso, solo il rimborso dei materiali.

Così l’artista descrive la sua opera: «una ballerina che parte da terra in una posizione composta e poi inizia a ballare con grazia, alzandosi in mezzo a tanti fiori, dal tulipano (simbolo del Giardino di Lu) al fiore di loto, passando per l’iris, la peonia, la rosa rossa, la margherita, il fiore della passione».

IL GIARDINO DI LU

L’amore materno non si esaurisce ma si moltiplica ed è quello che è successo a Maria Fois Maglione, la mamma di Luena che a 37 anni, nel 2016 è scomparsa a causa di un tumore che non le ha lasciato scampo. Ma da questo immenso dolore a piccoli passi Maria ha tratto la forza per portare avanti una generosa iniziativa grazie alla quale raccoglie fondi per sostenere progetti che mirano alla sensibilizzazione sul tema e all’aiuto di chi si trova ad affrontare l’esperienza di una diagnosi di tumore ovarico.

Luena scopre di avere un problema un mese dopo il suo matrimonio, inizialmente però le diagnosi che le vengono prospettate non sono coerenti e probabilmente lei perde tempo prezioso. Lei a la sua famiglia sono disorientati non sanno come muoversi, vanno fuori dalla Sardegna e solo dopo hanno scoperto che a Cagliari c’erano professionisti competenti che avrebbero potuto curarla. Purtroppo Luena non ce la fa e si spegna il 29 febbraio del 2016. La giovane donna amava moltissimo i tulipani, così sua madre decide, nel novembre dello stesso anno di piantare 10mila bulbi in un terreno di sua proprietà a Pimentel dove vive. «Inizialmente era una cosa mia, volevo ricordare mia figlia – spiega Maria – poi le persone che passavano davanti al terreno e vedevano la distesa di fiori ne rimanevano incantati e cominciavano a chiedermi se fossero in vendita. Da lì è nata l’idea che forse tutta quella energia impiegata nella cura dei fiori e quella bellezza avrebbero potuto in qualche modo trasformarsi in aiuto e sostegno per chi si fosse trovato nella stessa situazione di Luena. Così ho cominciato a venderli e col ricavato finanziare progetti».

Negli anni successivi Maria ha piantato 50mila bulbi, per arrivare a 100mila nel 2019. «Nel 2018 con l’aiuto dell’ACTO, l’Associazione Contro il Tumore Ovarico – prosegue la mamma di Luena- ho organizzato un convegno a Pimentel per spiegare cosa fosse, e come comportarsi. Nel 2019 ho fondato insieme ai miei due figli Andrea e Cristian, l’Associazione il Giardino di Lu. Ho 70 anni e vorrei tanto questo progetto andasse avanti, per questo ho coinvolto gli altri miei figli».

Maria per l’anno scorso aveva organizzato diverse iniziative per vendere i tulipani e promuovere la sua associazione, per esempio doveva riempire la scalinata di Bonaria per la corsa di NonSoloWoman. «Avevamo tanti progetti – ricorda la mamma di Luena, avremmo invitato le persone a venirci a trovare a Pimentel come facciamo ogni anno ma questa emergenza ha sconvolto tutti i nostri piani».

 

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