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Selargius, il sindaco Concu, dopo la chiusura delle scuole: «Indispensabile sottoporsi a tampone questo weekend»

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Dopo i casi di Covid e di varianti riscontrati a Selargius, il sindaco Concu ha predisposto la chiusura di tutte le scuole cittadine, di ogni ordine e grado sino al 20 marzo, così come da indicazione dell’Ats. Il sindaco chiede con convinzione ai suoi concittadini di sottoporsi a tampone in occasione dello screening alla popolazione previsto il prossimo weekend, sabato 13 e domenica 14 marzo:

“1) i bambini hanno fratelli, cugini, amici, genitori, nonni e via dicendo, motivo che porta a supporre che il contagio potrebbe essersi diffuso. QUINDI, chiudere una sola scuola non servirebbe a niente.
2) gli insegnanti lavorano in vari plessi, uno di loro potrebbe essere stato veicolo di contagio. QUINDI, chiudere una sola scuola non servirebbe a niente.
3) lo screening, già previsto, data la situazione attuale mi auguro porti tutte le famiglie con figli in età scolare a sottoporsi a tampone. Questo affinché attraverso l’esame dei più grandi si possano trovare eventuali casi di positività tra i bambini sotto i dieci anni.
4) le modalità dello screening non le stabilisce il sindaco.
Spero di essere stato abbastanza chiaro”, scrive sul suo profilo Facebook.

E continua: “A seguito di confronto con l’Ats, si è deciso di sottoporre a tampone tutta la popolazione di età superiore ai dieci anni. Considerata la situazione è assolutamente indispensabile che specialmente le famiglie con figli in età scolare si presentino per sottoporsi a tampone antigenico, questo al fine di scongiurare eventuali casi di positività all’interno del nucleo familiare. Qualora dal test dovessero emergere casi di positività, si procederà immediatamente al tampone molecolare estendendolo a familiari e congiunti. A seconda dei risultati dello screening di massa di sabato e domenica, in accordo con l’Ats, si valuterà la possibilità di riaprire immediatamente le scuole.

Mi rendo conto che chiudere tutti gli istituti scolastici è una decisione impopolare ma vi garantisco anche sofferta. Vorrei fosse chiaro a tutti che un sindaco non si sveglia la mattina e stabilisce con ordinanza di fermare tutte le attività didattiche: si tratta di decisioni obbligate, dettate dall’Ats, che sicuramente comportano tantissimi disagi che capisco da cittadino prima ancora che da sindaco.
Vi invito però a riflettere su tutti i sacrifici fatti in questi mesi, affinché capiate che forse è meglio prendere una decisione così drastica oggi per non correre il rischio di ritrovarci in zona arancione, peggio ancora rossa, come capitato ad altri comuni della Sardegna. Eventualità che porterebbe a disagi assai più pesanti rispetto a quelli che ci fanno discutere oggi”.

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