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Al posto dei rifiuti raccolti, i cartelli che insegnano il rispetto: nasce “San Sperate pulito insieme”

Se c’è una cosa che indigna le persone che rispettano l’ambiente e amano il proprio paese, è vedere ai bordi delle strade, nelle cunette, nelle piazzole, i sacchi di spazzatura abbandonati. Anna Shalai e Mariolina Spiga non si sono limitate all’indignazione, ma si sono rimboccate le maniche e con una ventina di altri volontari hanno deciso di dire basta all’inciviltà. Ma lo hanno fatto in un modo particolare.

«Non sappiamo chi siano gli autori di questi gesti così incivili- spiega Mariolina una delle ideatrici dell’iniziativa – probabilmente non sono nemmeno residenti di San Sperate. Ma noi non potevamo più stare a guardare. Siamo semplicemente un gruppo spontaneo di cittadini che hanno deciso di combattere la maleducazione, ma usando le buone maniere».

Hanno deciso di darsi un nome, Anna, Mariolina e gli altri: “ San Sperate pulito insieme”, hanno un logo e tanta buona volontà: «Ci auto finanziamo, usiamo i nostri mezzi e ci facciamo aiutare con piccole sponsorizzazioni dai negozianti che ci forniscono i sacchi o altro materiale che ci serve per la raccolta dei rifiuti. Può capitare – aggiunge Mariolina – che magari qualcuno che non ha la possibilità di partecipare personalmente, ci faccia una piccola donazione in quel caso acquistiamo quello che ci serve e poi restituiamo lo scontrino al donatore».

Il piccolo esercito di volenterosi individua una zona da sistemare e pazientemente apre i sacchi e differenzia il più possibile la spazzatura per poter facilitare poi il conferimento: «La gente butta tutto a caso, non differenzia. Abbiamo trovato ogni genere di rifiuto, persino una dentiera, targhe di auto accartocciate. Dopo che puliamo una zona mettiamo un cartello con un pensiero. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le persone, scriviamo delle piccole raccomandazioni o delle citazioni di canzoni. Vogliamo combattere la maleducazione con l’esempio».

 

Il lavoro è tanto, solo ieri sono stati raccolti ben 25 sacchi di rifiuti abbandonati. Il gruppo può contare sul sostegno del Comune, per ora solo morale, e vorrebbe coinvolgere i ragazzi della scuola, magari per la realizzazione di bei cartelli colorati, intanto raccoglie nuovi volontari, come Francesco, che nonostante le difficoltà della sua disabilità, ci tiene ad essere presente con la sua carrozzina e contribuisce alla stesura dei cartelli.

Gli amici del gruppo cercano di coinvolgere proprio tutti: «Ho fatto un patto con una famiglia Rom che vive a San Sperate – racconta Mariolina – ci capita di trovare spesso lattine vuote allora mi sono messa d’accordo con loro: noi gli diamo le lattine che loro poi usano per recuperare l’alluminio, e loro si impegnano a mandare i loro bimbi a scuola con regolarità». Sarà forse una goccia del mare, la stessa Mariolina è consapevole che nel cuore degli incivili, le belle parole difficilmente faranno breccia, ma se anche soltanto una persona dopo aver visto il luogo ripulito e letto il cartello si pentirà del suo gesto, ne sarà valsa comunque la pena.

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