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Tanti auguri a Pierluigi Cera e al “Cobra” Tovalieri, due vecchie (grandi) glorie del Cagliari

Pierluigi Cera e Sandro Tovalieri

Pierluigi Cera e Sandro Tovalieri

Hanno calcato il palcoscenico in ere diverse, ma hanno in comune due cose: l’amore per i colori rossoblù e la data di nascita. Stiamo parlando di Pierluigi Cera e di Sandro Tovalieri, due vecchie glorie del Cagliari che oggi compiono rispettivamente 80 e 56 anni.

Di Pierluigi Cera ci sarebbe tanto da dire. Capitano del Cagliari dello Scudetto, visse tutta la parabola rossoblù a cavallo tra anni ’60 e anni ’70. Giocò 240 partite segnando 4 reti con i quattro mori cuciti sul petto. Prima mediano poi libero, calciatore di grande intelligenza, generosità e duttilità arrivo nel 1964 dal Verona e lasciò il Cagliari nel 1973 per chiudere la sua lunga carriera nel Cesena, squadra in cui militò fino al 1979. Disputò 18 partite in nazionale e fu una delle colonne dell’Italia nella spedizione in Messico del 1970, passata alla storia per la partita più bella del secolo, Italia-Germania 4-3.

Il Cagliari lo ha inserito nella sua hall of fame e nel top 11 dei più forti di sempre.

Capitoli meno allegri della storia rossoblù riguardano l’altro festeggiato di oggi, Sandro Tovalieri, il “Cobra”, bomber con la valigia di professione con i suoi momenti migliori vissuti tra Bari, Ancona e Bergamo.

Al Cagliari arrivò a stagione iniziata, nel gennaio del 1997. Prelevato dalla Reggiana la missione affidatagli da mister Mazzone e dal patron Cellino fu chiara quanto ardua fin da subito: salvare i rossoblù. Tovalieri ci mise anima, cuore e corpo, spendendosi generosamente per la causa.

Con la maglia numero 28, riuscì a segnare ben 13 reti in 24 gare disputate, illudendo i tifosi di poter riuscire nella difficile missione. Segna pure nel maledettissimo spareggio con il Piacenza giocato a Napoli, forse una delle giornate più buie della recente storia del Cagliari. La sua esperienza in Sardegna si chiuse sotto la curva del San Paolo occupata dai tifosi isolani, in lacrime e in ginocchio, affranto per non avercela fatta. Quelle lacrime i tifosi rossoblù non le hanno mai dimenticate.

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