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Convivere con il Covid: la storia di Mario Incollu e della sua lotta con il virus

Continua la nostra raccolta di testimonianze da parte di sardi che hanno affrontato il virus della pandemia, potendo felicitarsi della avvenuta negativizzazione. Quest’oggi andiamo a Baunei per parlare con un signore che ha combattuto di recente il Covid e che con molta simpatia ci racconta la sua esperienza.

Il signor Mario Incollu ha 64 anni, è nato a Baunei, ha lavorato una vita negli enti regionali e risiede da tempo nella bellissima Santa Maria Navarrese.

Signor Mario ci racconta come ha scoperto di essere stato contagiato?

Una sera dopo aver passato diverse ore a pescare ed essermi bagnato in acqua, mi sono accorto di avere un filo di febbre. Inizialmente ero convinto proprio di aver preso freddo per via dell’acqua, ma visto il periodo era doveroso accertarsene. Così mi sono recato dal medico il giorno stesso e ho potuto fare il tampone subito. Così, in quei giorni di inizio dicembre, mi è stata comunicata la mia positività al Covid.

Come ha reagito appena appresa la notizia?

Ho avuto un po’ di paura, ma non per me, quanto per la mia famiglia che volevo proteggere e tutelare. Ovviamente ho avviato immediatamente l’isolamento domiciliare e poco dopo tutti i membri della mia famiglia e alcuni amici hanno potuto fare i tamponi per chiarire la loro situazione. Mi è stato detto che la mia carica batterica, per fortuna, era molto bassa, cosa che probabilmente ha evitato ulteriori contagi.

Ci può raccontare dell’isolamento e dei sintomi che ha avuto?

Devo dire che ho avuto fortuna, non ho avuto alcun sintomo grave. La febbre iniziale e poi nient’altro. Sono stato ventidue giorni in isolamento, in quelli che ho chiamato scherzosamente arresti domiciliari. Fortunatamente ho potuto disporre di un appartamento in cui stare da solo e anche se inizialmente era difficile, quando sentivo i racconti e le notizie provenienti dalle grandi città mi rendevo conto della mia fortuna. Ogni giorno in casa ho seguito un programma meticoloso in cui studiavo il mio corpo, mi misuravo costantemente la temperatura corporea e l’ossigeno nel sangue, passavo le giornate così.

Affrontare l’isolamento da soli non è facile, soprattutto se si è abituati a vivere il proprio paese, uscire, lavorare e così via.

Sì non è stato facile ma me la passavo abbastanza bene, anche se passare un Natale da solo in queste condizioni non è stato bello. Purtroppo, ho sofferto nell’apprendere della scomparsa prematura di un carissimo amico. Non era passato molto tempo da quando, come sempre apprensivo, mi aveva chiesto se avessi bisogno di qualcosa durante questo isolamento forzato. Non aver potuto dargli l’estremo saluto è stato molto doloroso e mi ha provato molto.

È stato bello scoprire di aver superato questa fatica ed essere dichiarato negativizzato?

Certamente, ho potuto avere ulteriori conferme pochi giorni fa in seguito ad un altro tampone.

Cosa pensa del vaccino? Lo farà quando ci sarà occasione?

Senza ombra di dubbio. Tutti quanti a casa mia sono pronti a farsi vaccinare e anch’io non vedo l’ora. Aggiungo che spero che i famosi negazionisti tornino sui loro passi e che capiscano che questo Covid non è uno scherzo.

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