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Cagliari, Galleria Comunale: la Collezione Ingrao si allarga con i gioielli del Fondo Arte Sacra

Se per oltre due mesi i Musei Civici di Cagliari sono rimasti chiusi al pubblico come previsto dal DPCM per il contenimento dei contagi da COVID19, nel backoffice non si è mai fermato il lavoro di ricerca, di studi e progettazione per la programmazione futura ispirata da grande senso di fiducia in previsione delle importanti ricorrenze da festeggiare nel 2021.

In attesa di celebrare il ventennale della donazione della Collezione Ingrao – donata alla Città dalla signora Elisa Mulas, assistente personale di Francesco Paolo Ingrao che aveva espresso il desiderio di lasciare il suo patrimonio artistico ad un museo pubblico – a seguito di un’attenta e precisa selezione, viene riportata alla luce e all’attenzione del pubblico una parte delle opere facenti parte del Fondo di Arte Sacra della Collezione Ingrao.

Giovedì 21 gennaio alla presenza del Sindaco Paolo Truzzu, dell’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico Paola Piroddi, della Direzione dei Musei Civici di Cagliari composta dalla Dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo Antonella Delle Donne, Mariano Pitzalis ed Efisio Carbone e con la partecipazione dell’Arcivescovo di Cagliari Monsignor Giuseppe Baturi, oltre che della signora Mulas è stato presentato il nuovo allestimento che espone i pezzi più pregiati del Fondo d’Arte Sacra.

La Galleria Comunale d’Arte, ha ora una sala dedicata che conferma le indubbie qualità di connoiseur di Francesco Paolo Ingrao, già evidenziate nella scelta delle sculture e dei dipinti lignei della sua collezione di dipinti e sculture del XIX e XX secolo.

Come sottolineato dall’Arcivescovo Monsignor Baturi in questo momento di grande crisi è necessario «Allargare lo spazio di bellezza, poter rendere fruibile la bellezza naturale, poter valorizzare il più possibile la bellezza artistica. La bellezza, infatti, esprime il meglio dell’uomo ma è anche la possibilità di un rilancio che oltrepassa i limiti della paura suscitando un grande senso di speranza».

Le sue parole, cariche di significato, sono state precedute dall’apertura della Conferenza stampa da parte del sindaco Paolo Truzzu che ha dato il benvenuto ai presenti dicendo: «Con questa mostra l’Amministrazione offre, in questo momento complicato, una grande opportunità di nutrimento per lo spirito dando la possibilità ai cittadini di riappropriarsi di quegli importanti momenti di socialità all’interno dei luoghi privilegiati dell’Arte. Ringraziamo la signora Elisa Mulas, per il grande gesto di donare una Collezione così prestigiosa alla Città di Cagliari».

Commossa è poi intervenuta la signora Elisa Mulas che ha colto l’occasione per ringraziare l’Amministrazione, i Musei Civici e tutte le persone che lavorano per valorizzare e promuovere con sempre più forza il grande patrimonio delle Collezioni civiche donate vent’anni fa. E aggiunge: «Dopo gli allestimenti passati di Palazzo di Città, per troppo tempo è mancato ai cagliaritani un importante capitolo della Collezione di Francesco Paolo Ingrao, quello del Fondo di Arte Sacra. E voi siete riusciti, nonostante la pandemia, a realizzare questo grandioso evento».

L’intero nucleo del fondo di Arte Sacra raccoglie quarantacinque sculture e otto dipinti. Di carattere più intimo e legato alla sfera privata rispetto alla restante parte della Collezione, le opere esprimono la sensibilità estetica e il senso di religiosità di Francesco Paolo Ingrao, particolarmente evidente nella serie dei Crocifissi.

Anche l’Assessore alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico Paola Piroddi, si unisce nei ringraziamenti per l’attività svolta dagli uffici e dai Musei in questo difficile periodo: «Questo appuntamento segna un nuovo inizio verso la possibilità di tornare alla socialità anche se nel pieno rispetto delle regole imposte da questa pandemia. Un momento importante, felice e simbolico: in solo due giorni dal DPCM siamo riusciti a ridare ai cagliaritani la possibilità di ammirare le nostre Collezioni. Questa mostra di Arte Sacra sembra essere il segnale di un ritorno alla normalità che tutti – in sicurezza – auspichiamo».

Sono sette le sculture lignee che rappresentano la Crocifissione, esposte all’interno di un “abside”, fulcro di qualsiasi celebrazione religiosa ed emblema della cristianità. I Crocifissi, di dimensioni ridotte perché legati alla devozione privata, sono datati tra il XVI e il XVIII secolo. Tre presentano l’iconografia del “Cristo vivo”, colto nel momento di massima sofferenza immediatamente precedente la morte; i quattro restanti rappresentano il “Cristo morto”, con il capo reclinato sulla spalla destra, immortalato dopo aver esalato l’ultimo respiro. Tra tutti campeggia il Crocifisso che il Collezionista teneva sopra il suo letto e che contemplava ammirandone la fattura di scuola michelangiolesca.

Tra le opere più significative il mezzo busto ligneo senza braccia del “Santo Monaco” che sembra ispirarsi allo stile proto-rinascimentale senese. E’ un’opera di valore riconducibile alla scuola di Francesco da Valdambrino del XV secolo, realizzata con un unico blocco di noce e appena abbozzata sul retro, probabilmente perché destinata ad essere posizionata all’interno di una nicchia.

Desta l’attenzione del visitatore, soprattutto per le sue dimensioni (supera i 120 centimetri) e la cura dell’intaglio, una statua raffigurante Sant’Antonio da Padova del XVI secolo. Il Santo Monaco è raffigurato con la mano destra sul petto, mentre la sinistra regge un libro dove poggiava, presumibilmente, il Bambin Gesù, ormai perduto.

Tra le opere del Fondo di Arte Sacra è stato esposto anche un olio su tela di piccole dimensioni della scuola di Ludovico Cardi, detto il Cigoli della seconda metà del XVI secolo, raffigurante “l’Estasi di San Francesco”. Qui è rappresentato un episodio tratto dai “Fioretti di San Francesco”: il Santo è ritratto accasciato a terra, mentre rivolge uno sguardo supplichevole verso il cielo chiedendo a Dio di alleviare le sue sofferenze. Ed ecco apparire un angelo musicante con delle grandi ali che al suono del suo violino conforta Francesco in estasi.

Un altro tassello della straordinaria Collezione donata alla città di Cagliari grazie al lascito testamentario del grande collezionista laziale Francesco Paolo Ingrao. La direzione dei Civici composta dalla dirigente Antonella Delle Donne, Efisio Carbone e Mariano Pitzalis evidenzia come sia parte imprescindibile dei compiti di un’istituzione museale conservare e valorizzare al meglio le proprie Collezioni permanenti fondamenta della mission e delle programmazioni future. A questo si aggiunge quanto il Fondo Sacro getti una nuova luce sulla figura di Ingrao, non solo come collezionista, ma anche come uomo legato a solidi principi morali che vedeva nell’arte, insieme alla bellezza e al valore storico, la capacità di rendere la vita di ciascuno di noi più ricca e intimamente profonda.

 

COME PRENOTARE LE VISITE: Le prenotazioni possono essere effettuate on line su:

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ORARI: Galleria Comunale d’Arte: dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00.

Per informazioni: infoeprenotazioni@museicivicicagliari.it

 

BIGLIETTERIA:

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura

Biglietti ridotti: Studenti fino ai 26 anni, gruppi di almeno 15 persone, adulti oltre i 65 anni

Ingresso gratuito: Bambini fino ai 6 anni, disabili e loro accompagnatori, giornalisti iscritti all’albo professionale ICOM

Biglietto: euro 6,00 intero – euro 3,00 ridotto

 

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