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Dolianova, allevatore di 43 anni simula il furto di 43 maiali: denunciato

Dolianova, allevatore di 43 anni simula il furto di 43 maiali: denunciato.

Si può fare il gioco delle tre carte con i maiali? Tutto si può fare, quando i conti non tornano e un’ispezione sanitaria incombe. Esiste anche in Sardegna la pratica antica di vendere agnelli e maialetti in nero e poi immaginare che non siano mai esistiti, in maniera da non doverli iscrivere a nessuna anagrafe animale, di non doverli “microchippare”, di non dover compiere tutta una serie di seccanti operazioni di registrazione e futura cancellazione. L’astuto allevatore può far tornare i conti, gabbando chi lo controlla con finalità sanitarie e fiscali, basta volerlo. Ma si rischia di farsi sgamare quando i vari enti intervenuti in fase di verifica dialogano fra loro e l’insieme dei sotterfugi appare in una visione d’insieme. Così, un allevatore di Dolianova in sede di una prima ispezione compiuta dal veterinario dell’ATS del posto si fa cogliere in fallo, mancano all’appello 43 scrofe, davvero tante e ingombranti. Cade dalle nuvole non sa fornire giustificazioni esaurienti. Fa riserva di verificare perché le scrofe non ci siano. Corre successivamente alla Stazione carabinieri di Dolianova, dove denuncia che ignoti in una notte faticosa gli avrebbero portato via tutti quegli animali. I militari non si limitano a prendere la denuncia ma, giustamente, compiono un sopralluogo dal quale non emergono effrazioni, calpestio sul terreno o tracce di furto. Tutto appare regolare. Portar via tanti di quegl’ingombranti e indisciplinati animali non può essere stato così facile. Dopo tre settimane arrivano i tecnici dei servizi veterinari dell’ASL e riscontrano anch’essi l’assenza di tutti quei capi di bestiame. Con essi l’allevatore, per evitare costose sanzioni amministrative, si giustifica mostrando il verbale col quale aveva denunciato il furto dei maiali. Se tutto fosse vero sarebbe giustificato. Ma la successione degli eventi e il sopralluogo dei militari giocano contro di lui. Ha denunciato il presunto furto solo dopo la prima ispezione, i carabinieri non hanno trovato tracce di quel furto peraltro tardivamente denunciato e la denuncia gli è sicuramente servita per evitare sanzioni amministrative. Il tutto giustifica una denuncia nei suoi confronti per simulazione di reato, diretta dai carabinieri alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

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