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Assemini: un nuovo quartiere moderno e green al posto di un’area degradata a Cuccuru Macciorri

Un progetto così articolato e completo da rappresentare una città nella città. La zona tra la Pedemontana e la statale 130, “Cuccuru Macciorri”, attualmente è costituita da vasti terreni, 40 ettari, sui quali non si poteva edificare, dove in gran parte regna il degrado. Di utilizzare quell’area attualmente di proprietà privata, si parla da più di 30 anni, ma per diverse ragioni, in particolare quelle legate alla viabilità e soprattutto al rischio idrogeologico non si era mai andati oltre le promesse verbali.

L’amministrazione comunale però questa volta si è rivolta all’Università di Cagliari per elaborare un progetto che prendesse in considerazione anche tutte le criticità legate alla costruzione di un intero nuovo quartiere, inclusi gli studi relativi al rischio idrogeologico e all’impatto ambientale.

«Si tratta della zona che nel Piano urbanistico che abbiamo approvato nel 2015 era destinata naturalmente a una crescita. I terreni – spiega Gianluca Mandas, Assessore all’Urbanistica – di proprietà privata che non erano edificabili, ora lo sono con un notevole aumento di valore. Il quartiere nascerà su iniziativa e investimenti privati».

«Il fatto che esiste già un progetto, fatto dal Comune, incentiverà i privati a investire, visto che la parte più impegnativa e rischiosa è proprio quella della progettazione- ha aggiunto Mandas – ma permetterà anche lo sviluppo armonioso di un quartiere, coerente e con tutti i servizi necessari».

Il progetto è davvero imponente, prevede 250.000 mc di volumi residenziali per 1800 abitanti, 40.000 mc di attività produttive artigianale e commerciale, 40.000 mc di servizi pubblici come l’ufficio postale e la banca, 20 ettari di spazi verdi e un nuovo palazzetto dello sport, una struttura che preveda anche la possibilità di ospitare spettacoli e grandi eventi, attività ricettive, e di ristorazione.

«Stiamo per creare all’interno del Comunale un ufficio dedicato esclusivamente alla nascita di questo quartiere – puntualizza l’Assessore – in modo che tutti i portatori di interesse, chiunque voglia investire abbia un punto di riferimento, un ufficio che faccia anche da tramite e li metta in contatto tra loro e favorisca la cooperazione».

«Un amministratore deve sforzarsi di potare avanti anche quei progetti a lungo termine che non avranno un riscontro immediato in termini di consensi, il successo dei quali sarà a vantaggio delle amministrazioni successive, ma non importa. Ciò che è importante è che si cominci. E il fatto che il progetto sia stato approvato anche dall’opposizione dà maggiori garanzie che varrà realizzato, anche se la prossima amministrazione sarà di chi oggi è in minoranza».

«Siamo molto contenti di aver raggiunto questo risultato, soprattutto per il fatto che l’approvazione del progetto è stata all’unanimità. Avere avuto la collaborazione dell’opposizione è stato fondamentale. Dimostra la bontà del progetto, ma anche la volontà da parte di tutti di voler favorire lo sviluppo di Assemini. In questo secondo mandato – conclude Mandas – posso dire che la collaborazione con la minoranza è molto maggiore rispetto al passato. Oggi più che mai è importante mettere da parte gli interessi politici e pensare al futuro della nostra città».

«Abbiamo votato poiché riteniamo sia la zona migliore dove sviluppare la cittadina. Ci sono alcune criticità – afferma il Consigliere di opposizione Antonio Scano – tra cui la viabilità poiché si deve ripristinare la strada sprofondata. Dubbi sulla effettiva domanda di nuove residenze. Ma ritengo sia importante partire ed eventualmente fare i correttivi che dovessero essere necessari per migliorare il progetto».

«Il progetto di voler realizzare volumetrie e infrastrutture nella zona di Cuccuru Macciorri ci trova soddisfatti – commenta Gigi Garau, altro esponente della minoranza – soprattutto apprezziamo il fatto che ci si sia affidati alla facoltà di Ingegneria dell’università di Cagliari. È anche vero però che la zona si espone a criticità ereditate dal passato, come la famosa strada sprofondata e la presenza di alcune aree archeologiche. Le perplessità riguardano soprattutto il rischio idrogeologico, ma confidiamo nel fatto che i tecnici valuteranno e risolveranno sicuramente. Gli indici di edificabilità non sono molto elevati e questo presuppone una certa difficoltà da parte degli imprenditori, ma ci auguriamo che questo possa cambiare».

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