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Sardo bloccato a Londra dopo l’allarme Covid: “Volo cancellato quando eravamo pronti al check-in”

Gli italiani rimasti bloccati ieri all'aeroporto di Londra Heathrow

Gli italiani rimasti bloccati ieri all'aeroporto di Londra Heathrow

È stata un’Odissea, ma senza il felice ritorno a “Itaca”, quella vissuta ieri dai cittadini italiani che si sarebbero dovuti imbarcare sul volo AZ 207 Londra Heathrow – Roma Fiumicino.

Tra questi c’era anche un giovane imprenditore sardo, Giovanni Sanna che, bloccato nel Regno Unito dopo lo stop ai voli deciso dal Governo italiano in seguito all’allarme “seconda variante” del Coronavirus scattato ieri, ci ha contattato per raccontarci la sua testimonianza.

«Risiedo nel Regno Unito da diversi mesi ma al momento tecnicamente sono ancora residente in Italia – racconta Sanna-. Avevo prenotato il volo diretto per domani di Ryanair Londra Luton-Cagliari, ma ieri mentre mi trovavo al market ho visto il tweet di Di Maio che chiudeva i voli dal Regno Unito all’Italia. Immediatamente ho visto che c’era un ultimo volo Alitalia ancora disponibile per rientrare in Italia, l’AZ 207 delle 16.55. L’ho comprato subito pagandolo tantissimo, circa 700 euro, e sono andato con il primo taxi in aeroporto. Quando stavamo compilando i moduli ed eravamo pronti per fare il check-in, io e gli altri passeggeri abbiamo notato che stava passando troppo tempo. Le persone erano in fila, l’operativo era già stato spostato alle 17.20 e abbiamo iniziato a temere il peggio».

«L’aereo sul quale dovevamo salire, l’AZ 204 proveniente da Roma, è ripartito vuoto da Londra – spiega il giovane imprenditore cagliaritano -. Poco dopo il personale di Alitalia è arrivato a dirci che il volo è stato cancellato. Le persone erano disperate e hanno iniziato a protestare vivacemente».

«Ho prenotato subito un volo che mi potesse permettere di fare scalo  poi da lì rientrare in Italia, ma poi ho desistito per paura di rimanere fermo in un altro Paese – conclude il racconto Sanna -. Speriamo nei prossimi giorni sia previsto un volo di rimpatrio ma ad oggi siamo ancora in attesa, nessuno ci comunica nulla. La scelta del Governo è stata di una leggerezza pazzesca. Tantissime persone sono rimaste a terra. Sarebbe stato sufficiente aspettare un po’ per vedere come si sarebbero evolute le cose».

Ma com’è nel Regno Unito la situazione? «La situazione è molto più tranquilla di come viene descritta in Italia – spiega Giovanni Sanna-. Qui anche se c’è un lockdown “totale” i supermercati sono aperti, si può andare a lavoro, prendere la metropolitana e fare tutto il necessario con le dovute precauzione. Il racconto dei giornali italiani sul Regno Unito di questi giorni a volte ci fa un po’ sorridere, perché la situazione è ben diversa di come viene descritta».

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