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Ad Adiuvandum: presto in altri presidi della Citta Metropolitana test covid gratuiti

Tutto è nato dall’idea di Maria Antonietta Mongiu, di professione archeologa, nella vita molto di più. La professoressa è riuscita a mettere insieme in una rete di solidarietà, un numero impressionante di enti e persone, che mettendosi a disposizione, chi con le proprie competenze, chi con le proprie risorse, anche economiche, hanno dato vita Ad Adiuvandum, un progetto per combattere la diffusione del covid.

Imprenditori, fondazioni, medici e infermieri in pensione o ancora in attività, giovani appartenenti ad associazioni del Terzo settore, tutte impegnate “Pro bono” grazie alla guida lungimirante di Maria Antonietta Mongiu, hanno firmato un protocollo d’intesa a fine giugno, con la Regione Sardegna, l’Assessorato alla Sanità e il Ministero della Difesa.

Quasi 6mila test gratuiti, somministrati dal 7 settembre ad oggi nell’ex ospedale militare di Cagliari. Soprattutto per proteggere le categorie più fragili ed esposte al virus come trapiantati, diabetici, malati oncologici. Che poi sono diventati un data base di informazioni importanti che scattano una foto sulla situazione cittadina, così utili che l’Università di Cagliari li userà per una ricerca.

Partito da Cagliari, il progetto si estenderà ad altri Comuni che piano piano stanno aderendo al protocollo d’intesa. Quartu, Assemini Maracalagonis, Ussana, Mandas per citarne alcuni, nei quali verranno installati nuovi punti per la somministrazione dei test, grazie alla collaborazione con l’Esercito che come ha annunciato il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, continuerà a mettere a disposizione uomini e mezzi.

L’ideatrice del progetto ha ringraziato tutti quelli che hanno partecipato e contribuiscono a farlo crescere: «Un ringraziamento particolare va a tutti i ragazzi e le ragazze che stanno partecipando – ha affermato la professoressa Mongiu – perché stanno contribuendo in maniera significativa a sensibilizzare i propri coetanei sull’importanza di rispettare le regole contro il contagio».

Ad Adiuvandum infatti non è nato solo per la somministrazione dei test per la rilevazione degli anticorpi al Coronavirus, ma prevede anche progetti per aumentare la consapevolezza sociale del rischio, sostenendo l’osservanza delle regole di prevenzione. Presto a Cagliari verranno organizzati altri tre punti per la somministrazione dei test a Sant’Elia, Medaglia Miracolosa e Sant’Avendrace, sempre grazie al fondamentale apporto delle Forze Armate.

Ormai è chiaro che il modo migliore per tenere sotto controllo la pandemia e i contagi è quello dei test, per questo l’apporto del progetto Ad Adiuvandum in città ha contribuito in modo significativo, a testimoniarlo il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: «Per noi è stato fondamentale, grazie ai test somministrati da Ad Adiuvandum, abbiamo scoperto praticamente subito – ha raccontato il sindaco di Cagliari- che un nostro dipendente era positivo, e questo ha permesso di isolarlo e tracciare subito i suoi contatti, impedendo che il contagio si diffondesse tra i dipendenti. Adesso è importante che questo progetto prosegua soprattutto per esempio nelle scuole, perché possano al più presto riaccogliere tutti gli studenti».

Come tutti i progetti però anche Ad Adiuvandum ha bisogno di fondi per andare avanti, e tutti possiamo contribuire, facendo anche solo una piccola donazione:

Banco di Sardegna
Beneficiario: Amici di Sardegna uniti contro Covid 19
IBAN: IT16A0101504806000070737006
Causale: Progetto Ad Adiuvandum

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