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Agus: «Superare il vincolo dei 300 metri: la Giunta fa un favore agli amici»

foto simbolo Grig

La proposta della Giunta è quella di una “leggina”, un testo breve di 21 articoli che metterà fine alle deroghe prodotte fino ad oggi, è stata trasmessa al Consiglio delle Autonomie locali per il parere non vincolante, poi sarà votata dal Consiglio regionale, presumibilmente a metà mese. L’obiettivo è di chiudere l’iter entro il 31 dicembre.

Ha creato grande mal contento però tra i gruppi di minoranza, in quanto la legge prevede di superare il vincolo degli incrementi volumetrici nella fascia dei 300 metri dal mare. Saranno consentite nuove volumetrie solo per case e alberghi costruiti prima del 1989.

Le nuove volumetrie saranno consentite del 30% sugli immobili situati nella fascia oltre i 300 metri, del 20% all’interno della stessa, sempre con il vincolo di essere state costruite non più tardi del 31 dicembre 1989. Massimo 25% fino a un massimo di 90 metri quadri nei centri storici, 180 negli altri quartieri. Per gli alberghi invece il limite massimo passa al 50% oltre i 300 metri, al 25% nella fascia protetta, con la medesima condizione dell’anno di costruzione.

«Noi ci stiamo occupando in commissione di questi temi – ha affermato il capogruppo dei progressisti in Consiglio regionale – anche grazie all’attività di Antonio Piu e Maria Laura Orrù. C’è un problema di carattere costituzionale: la maggioranza sta pensando a una legge incompatibile con la costituzione, destinata ad essere impugnata e essere bocciata dalla corte costituzionale».
Secondo Agus la maggioranza è perfettamente consapevole del fatto che la legge verrà impugnata, ma lo ha messo in conto: «La sua intenzione è fare una legge sbagliata, perché nell’anno scarso in cui rimarrà in piedi sarà possibile per gli amici magari fare qualche speculazione, il dubbio è forte».

«Si sta facendo un salto indietro di almeno 20anni, nel concetto stesso di territorio sardo. La costruzione indiscriminata nell’agro, l’aumento di volumetrie nella fascia costiera, le previsioni di aumento anche per le attività alberghiere tutte cose che non vanno bene. Senza contare che si sta utilizzando in maniera squallida la scusa dell’emergenza covid, come se questa esigenza di maggiori spazi per il distanziamento sociale ci sarà sempre. È chiaro – conclude Agus – che l’obiettivo è quello di assecondare i poteri di quelli che hanno fatto vincere questa giunta. Noi faremo opposizione con ogni mezzo».

Anche il Capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau esprime l’assoluta contrarietà del suo gruppo a questa legge: «Noi siamo assolutamente contrari a questa proposta. In realtà si tratta della rottura delle regole a tutela del territorio, soprattutto alla luce di quello che è successo in questi ultimi giorni, il disastro idrogeologico. Si scardinano tutti quegli interventi di protezione ambientale, dando volumetrie senza nessuna regola e nessuna tutela. Siamo pronti a fare una battaglia con tuti i mezzi a disposizione della minoranza – ha detto Ganau – non è un piano casa ma una vera e propria legge urbanistica».

Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle: «C’è ancora molto da lavorare. Lo abbiamo già fatto in maniera costruttiva presentando degli emendamenti migliorativi e così faremo in Aula affinché questo testo sia il più favorevole possibile per la ripresa dell’economia della Sardegna e che mette al centro la tutela dell’ambiente- ha affermato Michele Ciusa il capogruppo- siamo contrari al superamento del vincolo dei 300 metri».

Dunque in nome di un superamento della situazione economica attuale, di un recupero di spazi soprattutto per le attività ricettive dell’Isola che si troverà ad affrontare una profonda crisi economica anche nella prossima stagione, si dovrebbe sacrificare una parte di territorio. E voi cosa ne pensate?

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