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Piani tariffari per smartphone: le differenze tra abbonamenti e ricaricabili

Piani tariffari per smartphone: le differenze tra abbonamenti e ricaricabili.

Siamo letteralmente sommersi e bombardati ogni giorno da annunci relativi a offerte e vantaggi connessi a questo o quel particolare piano tariffario per lo smartphone. Siamo tentati di approfondire ciascuno di essi dal momento che ormai non sappiamo più fare a meno dei nostri piccoli grandi accessori tuttofare. Ad essi ci rivolgiamo quando abbiamo urgente necessità di entrare in contatto una persona, un’azienda o quando siamo in cerca di specifici prodotti e servizi. Insomma, la loro operatività deve sempre essere al massimo per garantirci di portare a termine tutte queste attività diverse. Destreggiarsi nella giungla di offerte, a onor del vero, non è però troppo agevole. Occorre prendersi qualche minuto di tempo per scoprire nel dettaglio ciascuna di esse. Sondare il web è la strada maestra, si potrà andare per esempio su Facile.it per scegliere la migliore tariffa mobile dopo aver effettuato una ricognizione tra le proposte dei vari operatori (Iliad, Tim, Very Mobile e così via). In quest’ottica, sarà poi utile fare mente locale sul doppio binario sul quale viaggiano i piani tariffari. E’ infatti possibile distinguere tra abbonamento e ricaricabile, vediamo insieme in che cosa consistono.

L’abbonamento svincola dalla routine della ricarica

La caratteristica distintiva degli abbonamenti è il fatto di liberare il cliente dalla routine della ricarica. Il vantaggio è quello di poter fare sempre un affidamento totale sul proprio device elettronico e le sue funzionalità, visto che – essendo il canone addebitato direttamente sul conto collegato – non vi è alcun rischio di rimanere senza traffico. Anche il mantenimento sotto controllo delle spese risulta agevolato, visto che lo si predetermina a monte. Solitamente quando si sceglie l’abbonamento per lo smartphone si acquista un pacchetto: si va dalle offerte base a quelle cosiddette all inclusive. E chi sceglie l’abbonamento? In genere l’utente che abbia necessità o intenzione di approfittare di una determinata offerta sotto l’aspetto del piano tariffario, unendo al tempo stesso l’acquisto di un nuovo cellulare. Le cifre da sborsare per comprare il telefono possono essere anche molto alte, ma è anche per questo che tale formula risulta sempre più apprezzata (consente a chiunque di acquistare un oggetto che, altrimenti, in un’unica soluzione sarebbe stato troppo costoso).

La ricaricabile, perfetta per le persone abitudinarie.

L’alternativa all’abbonamento sono le ‘vecchie’ ricariche periodiche del credito. Grazie all’opzione di home banking dedicata, questo passaggio che un tempo era più macchinoso – la ricarica era una scheda fisica che, grattando una patina, rivelava il codice per confermare l’operazione – oggi è questione di pochi clic. Peraltro, è corretto ricordare come sia l’operatore stesso il più delle volte a inviare un avviso in merito all’esaurimento del credito: restare senza parole, insomma, è ormai difficile.

Anche le ricaricabili hanno i loro vantaggi, primo tra tutti quello di non legare l’utente ad alcuna formula contrattuale: un recesso anticipato potrebbe comportare spese extra e penali a seconda del tempo rimanente fino alla naturale scadenza. Inoltre, non essendoci alcun vincolo, cambiare il piano tariffario è un gesto che resta sempre possibile (può essere dettato da particolari urgenze e contingenze del momento). Grazie alla possibilità di accedere al proprio profilo tramite app dell’operatore, il monitoraggio del saldo è facile e intuitivo.

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