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Il cordoglio e l’emozione di tutta Ussana nel dire addio a Simona Manca, volata in cielo troppo presto

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Ieri per Ussana è stata una delle giornate più difficili. La comunità si è stretta al dolore della famiglia Manca-Dessì per dare l’ultimo saluto a Simona Manca, la mamma di 39 anni volata in cielo troppo presto a causa del terribile Covid-19.

Simona, una donna buona e benvoluta da tutti, lascia il marito Mirko e una figlia di 5 anni. Il suo secondo bambino, Leonardo, che sarebbe dovuto nascere fra tre mesi, è morto nel suo grembo dopo l’aggravarsi di una brutta polmonite da Covid-19. I medici hanno tentato il tutto per salvare prima entrambi, poi la 39enne, una donna sana, la cui forza poteva essere scalfita e abbattuta solo da questo subdolo e terribile virus che tanto dolore ha portato in questo mondo nel 2020.

[Le foto sono state gentilmente concesse da Giuseppe Dessì, suocero di Simona Manca].

La commozione è stata tanta ieri a Ussana per la perdita della giovane donna. Prima del funerale il parroco della Chiesa di San Sebastiano ha scritto una lettera toccante, indirizzata a Simona e al piccolo Leonardo, e l’ha pubblicata sulla pagina Facebook parrocchiale.

La riportiamo qui di seguito:

Cara Simona,

il nostro nome significa Dio ha ascoltato, Dio ascolta. Ma mai come oggi abbiamo difficoltà a dire Dio ha ascoltato. Abbiamo pregato tanto, abbiamo chiesto al Signore, dopo la perdita di Leonardo, di salvarti, di guarirti. E sembra che Dio non abbia ascoltato le nostre preghiere, le nostre comunioni, il nostro desiderio. Ma noi sappiamo benissimo che non è cosi: lo sapevi tu, che con Dio avevi un rapporto di fede e di preghiera, lo so anche io, che indegnamente sono stato il tuo ultimo parroco. Vorrei solo che quello che noi sappiamo bene lo sapessero tutti: vorrei lo sapesse Mirko, vorrei lo sapesse la tua bambina e vorrei lo sapessero i tuoi parenti, i tuoi amici, vorrei lo sapesse tutto il nostro amato paese.

Vorrei sapessero che ognuno di noi ha una missione in questa vita, compiuta la quale si torna a casa, alla casa del Padre: e che in questa missione, che noi chiamiamo vocazione, spesso non capiamo tutto, spesso vorremo accadesse altro. La tua missione era quella di essere madre; ed essere madre significa dare la vita per le creature che Dio dona la grazia di portare dentro di se, di far crescere, di educare. E lo sei stata fino all’eroismo della vita, nel dividere fino all’ultimo l’ossigeno e la vita con Leonardo, nel combattere con tenacia per tornare dall’altra tua bimba. Ora sappiamo che questa missione eroica di dare la vita è giunta al termine, e non potevi lasciare Leonardo da solo. Per questo quello che per noi quaggiù appare incomprensibile e ingiusto, si può spiegare solo col desiderio di una madre di seguire i propri figli: Leonardo in paradiso, la tua bimba qui in terra, in modo invisibile ma non meno reale.

Forse è questo desiderio, nascosto nel tuo cuore, che Dio ha ascoltato. Ora che sei dinanzi alla sua Infinita Misericordia, devozione che tanto ti piaceva, invoca da Lui misericordia per Mirko, tuo sposo, per la sua missione che non potrà condividere con te se non nella preghiera, per tutti coloro che danno la colpa di quanto successo a Dio, forse dimenticando quanto fosse importante per te come per ogni uomo. Invoca misericordia per il nostro Paese, perché il buio che in questi giorni ci accomuna tutti e che aleggia nelle nostre strade e nelle nostre vite possa essere rischiarato dalla luce della nostra fede, come l’altra sera è stato rischiarato dalla luce delle candele che in tanti hanno posto in casa per ricordarti e pregare per te: perché nessuno sfugga alla sua vocazione, perché nessuno abbia a staccarsi dalla comunione con Dio, perché nessuno pensi che la vita sia un diritto acquisito, ma un dono, dono di Dio, fragile come la creta ma prezioso più di tutto l’oro del mondo.

Ti promettiamo, per quanto ci sarà possibile, staremo vicini alla tua bambina: ora ha due mamme in cielo, te e la Madonna Santa: dovremo fare in modo che tutto l’affetto umano che una madre può dare a sua figlia lo trovi nella nostra vicinanza e nella nostra stima. Un’ultima cosa: queste poche righe sono accompagnate da un regalo per Leonardo. L’ultima volta che ci siamo visti c’era già anche lui. Avrebbe sicuramente ricevuto il S. Battesimo, come tu desideravi. Ti prego di consegnarglielo tu; è la candela che si regala in occasione del Battesimo, accesa quaggiù per riconoscere dove Dio si nasconda, ma che si depone in Paradiso dinanzi alla luce beatificante e immensa dell’amore di Dio: non gli servirà, ma vorrei la ricevesse come tutti i bambini battezzati della nostra comunità e la usasse per aiutare il Signore a riaccendere le nostre luci quando l’oscurità sembra vincere…ma non vincerà, mai.

A si conosci in sa Santa Gloria

Riposa in pace, Simona
Riposa in pace, Leonardo.

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