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Decimoputzu, il sindaco Scano guarisce dal Covid: “Una gioia immensa”

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Il sindaco di Decimoputzu Alessandro Scano è guarito dal Covid-19.

Lo ha comunicato lui stesso su Facebook con un lungo post.

«Con immensa gioia vi comunico che sono guarito dal Covid 19 – scrive Scano -. La mia gioia è però immalinconita dal pensiero di quanti ancora non sono riusciti a vincere questa battaglia. Forse solo chi ne ha avuto esperienza diretta si rende conto di quanto sia difficile e penoso trovarsi in isolamento, con la paura di non farcela ogni qual volta il saturimetro rileva valori anomali, la temperatura corporea rimane alta, si hanno dolori al petto, il gusto e l’olfatto sono assenti e si ha paura di non riaprire gli occhi l’indomani mattina. Ciò che poi fa particolarmente male è la stizza per non essere riusciti a evitare il contagio pur essendo convinti di aver attivato tutte le precauzioni, anche se nel mio caso, essendo da mesi in prima linea era più difficile evitarlo. Ma per fortuna ora è andata e anzi già dopo due o tre giorni particolarmente difficili ho potuto continuare a lavorare da casa seguendo una serie di scadenze amministrative e le richieste che giornalmente mi pervenivano attraverso il telefonino, che non ha smesso mai di squillare, neppure nei giorni peggiori. Anche per questo non mi sono sentito mai solo sostenuto come ero dalle innumerevoli manifestazioni di affetto e vicinanza, attraverso telefonate, messaggi e attestazioni e gesti di solidarietà».

«Tutto questo, oltre ovviamente alla mia caparbia volontà e alla fede in Dio che sempre mi sostiene nei momenti più difficili, mi ha aiutato certamente a guarire più rapidamente – racconta il primo cittadino -. Sento perciò di dover ringraziare tutti di cuore. Anzitutto mia moglie Carla, le mie figlie Francesca e Marianna Elisa con i familiari, che con affetto mi hanno supportato e sopportato, il vicesindaco Marco Ena e gli altri colleghi dell’amministrazione comunale e la Segretaria Comunale, che hanno sopperito alla mia assenza con grande disponibilità e competenza , e tutti coloro che nelle forme più diverse mi hanno espresso e manifestato la loro vicinanza. Un grazie particolare ritengo doveroso rivolgere anche a nome di tutta la cittadinanza ai medici e agli infermieri di cui ho potuto verificare di persona l’impegno e la disponibilità. Questo è il momento dell’Unita di intenti perché quando la sofferenza di tanti aumenta c’è bisogno di unire la comunità e non di dividerla. La guerra contro il COVID-19 non è ancora finita, dobbiamo continuare a seguire le regole e a rispettare i protocolli. Tutti Insieme ce la faremo».

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