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Contratto fermo da 7 anni, 5 euro netti all’ora: 6mila lavoratori sardi delle pulizie in piazza

La mobilitazione è nazionale, indetta per tutelare i lavoratori delle imprese di pulizia e servizi integrati in attesa da
sette anni di vedersi rinnovare il contratto. Anche la Sardegna partecipa in due piazze: Cagliari e Sassari. Poste, Prefettura e Uffici Giudiziari sono stati scelti come luoghi simbolo della protesta ma è importante ricordare che si tratta di attività che vengono svolte anche in tutti gli ospedali della Sardegna.

Sono 6000 mila i lavoratori sardi coinvolti nella protesta. «Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi, Agci Servizi devono rinnovare il contratto
collettivo nazionale» questa la richiesta delle sigle sindacali.

«I lavoratori dei servizi in appalto pubblici e privati di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo essenziale – hanno detto i segretari regionali Nella Milazzo (Filcams Cgil), Monica Porcedda (Fisascat Cisl) e Vincenzo Di Monte (Uiltrasporti) – hanno lavorato in prima linea durante il lockdown senza avere alcun riconoscimento e, anzi,
rappresentano purtroppo quel lavoro povero di diritti, di sicurezza, di stabilità».

«Nemmeno la grave situazione vissuta per l’emergenza sanitaria – sottolineano le sigle sindacali- e lo sforzo straordinario compiuto dai lavoratori, hanno determinato un miglioramento delle loro condizioni e delle complessive carenze del settore. Per giunta, con la pandemia molte imprese hanno incrementato in modo consistente lavoro e fatturato ma continuano a sfruttare il senso di responsabilità, il grande impegno, i sacrifici, la professionalità e la dedizione di centinaia di migliaia di lavoratori, per il 70% donne, con salari esigui (circa 7 euro lordi l’ora), orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte
realtà».

«In questo scenario – concludono Milazzo, Porcedda e Di Monte – è inaccettabile che si continui a impedire il rinnovo del contratto nazionale che finora ha permesso a molte imprese risparmi milionari».

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