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Cagliari: un ulivo per Nabeel Khair, primo medico morto di Covid in Sardegna

Nabeel Khair

Nabeel Khair

L’8 aprile la Sardegna ha dovuto dire addio a Nabeel Khair, medico italo-palestinese morto stroncato dal Covid. Fu il primo medico deceduto in Sardegna a causa del Coronavirus.

A distanza di sette mesi, l’Ordine dei Medici della Provincia di Cagliari ha deciso di rendere omaggio a un professionista che ha pagato sul campo il prezzo più alto. Khair si ammalò mentre prestava servizio come medico di famiglia a Tonara, nel pieno dell’emergenza Covid.

Nei giardini della sede dell’Ordine dei Medici di Cagliari, alla presenza della dottoressa Rita Farci, moglie di Nabeel Khair, è stato intitolato un ulivo al medico scomparso. Presenti anche l’assessore della Sanità Mario Nieddi, il sindaco di Tonara Pierpaolo Pau e la Comunità palestinese in Sardegna.

Nabeel Khair non era infatti solo un medico, ma un alto rappresentante della Palestina e attivista per i diritti del suo popolo. Laureatosi in Medicina a Cagliari più di 40 anni fa, è stato per decenni una delle anime dei movimenti in Sardegna per la Palestina.

Molto conosciuto a Cagliari e in tutta la Sardegna, il medico palestinese, durante tutta la sua permanenza in Italia, Paese di cui era diventato cittadino e in cui aveva costruito vita e carriera, non si è mai dimenticato del suo popolo e dei suoi annosi problemi. Nelle manifestazioni di piazza per sensibilizzare i sardi sulla questione palestinese, è sempre stato in prima linea.

Molto belli e sentiti i pensieri di ricordo del presidente dell’Ordine dei Medici Raimondo Ibba, visibilmente commosso, dell’assessore Nieddi, di Samir, amico e membro della Comunità Palestinese e del sindaco di Tonara che ha raccontato il grande spirito di servizio dimostrato dal medico nelle sue settimane barbaricine.

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