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M5S: «La Regione aveva 5 milioni per il trasporto pubblico, Solinas preferisce chiudere le scuole»

«Con la legge 126 del 2020, il cosiddetto Decreto Agosto, il Governo Conte ha erogato circa 5 milioni di euro in favore della Regione Sardegna perché venissero utilizzati per sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale. Nello specifico, 2,5 milioni di euro sono stati destinati al trasporto degli studenti e i restanti 2,5 milioni al trasporto pubblico locale generico. Non dimentichiamo inoltre che al contempo il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge che stanzia due milioni di euro per garantire a tutti gli studenti della Sardegna di poter raggiungere la scuola in totale sicurezza in questa fase di emergenza».

Questo il comunicato congiunti dei Consiglieri del M5S Michele Ciusa, Desirè Manca, Alessandro Solinas e Roberto Li Gioi: « Poiché le risorse ci sono e non sono affatto limitate, ci auguriamo vivamente che queste somme vengano spese per consentire l’attivazione della DAD al 75% come prescritto dall’ultimo Dpcm e permettere così agli studenti degli istituti secondari di secondo grado di mantenere il 25% delle ore di didattica in presenza».

«La competenza per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi e l’attivazione di servizi aggiuntivi è esclusivamente della Regione. Eppure, sinora il Presidente Solinas e l’assessore Todde non solo non hanno programmato per tempo un potenziamento del servizio di trasporto per evitare il sovraffollamento degli autobus verificatosi in queste settimane, ma addirittura adesso, stando a quanto trapelato nelle ultime ore, il Presidente starebbe valutando l’inserimento della didattica a distanza al cento per cento nell’ordinanza di cui siamo ancora in attesa».

«Abbandonare del tutto le lezioni in presenza è quindi un sacrificio che potrebbe essere chiesto agli studenti nei prossimi giorni, ma che – sottolineano i consiglieri pentastellati- non si può affatto addebitare alla mancanza di risorse, stanziate a sufficienza, ma esclusivamente all’incapacità di pianificazione di questo governo regionale che anziché prendere provvedimenti in tema di trasporti potrebbe preferire sacrificare il mondo della scuola dimostrando di non avere a cuore il futuro dei giovani sardi. Fino a quando non si conoscerà il contenuto dell’ordinanza, possiamo soltanto sperare che si tratti di ipotesi ancora al vaglio e non confermate, in caso contrario, chiederemo al Presidente Solinas di valutare una repentina marcia indietro. Per il bene degli studenti».

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