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La foto: l’oro rosso di San Gavino, la raccolta dei crocus da cui si ricava lo zafferano

Ad agosto si piantano i bulbi del Crocus sativus, dopo che però sono stati estratti dal terreno dove riposavano dalla raccolta dell’anno prima. Prima però devono essere selezionati e spogliati delle tuniche più esterne.

La raccolta dello zafferano che si svolge dalla seconda metà di ottobre fino ai primi di novembre, si ripete ogni mattina all’alba, prima che la luce del sole faccia aprire i fiori. La raccolta avviene rigorosamente a mano e fiori deposti dolcemente uno per uno nelle ceste di vimini che li lasciano respirare.

Poi gli stimmi, i preziosi filamenti rossi vengono delicatamente separati dal fiore, il giorno stesso della raccolta. Gli stimmi poi vengono disposto su un setaccio sopra la brace di legna perché devono essiccarsi, anche questo va aftto in giornata altrimenti gli stammi potrebbero marcire.

In questa foto dai magnifici colori scattata da @fraluphoto e pubblicata su Facebook sulla pagina di Non Solo Murales, tutta la bellezza di questi magnifici fiori che però nascondono una pazienza e una fatica incredibili. Il lavoro di chi coltiva lo zafferano è pesante, lento e si ripete sempre uguale dalla notte dei tempi, impossibile svolgerlo in altro modo se non a mano.

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