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L’ISS mette in guardia: “Epidemia in rapido peggioramento”. Nell’Isola Indice Rt di 1,16

L’epidemia è in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con uno scenario di tipo 3 (Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale) con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane. La situazione descritta nel report dell’Istituto Superiore di Sanità relativo al periodo 12-18 ottobre e aggiornata al 20 dello stesso mese, evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni e Province Autonome.

«Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone – si legge nel report – e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità nonché l’attuazione delle altre misure già previste nel piano “Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di trasmissione per il periodo autunno-invernale. Si invitano nuovamente le Regioni/PA a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e a considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette».

«È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie – si legge ancora -. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine».

L’INDICE DI CONTAGIO

«Con un indice Rt a 1,5 l’epidemia è in rapido peggioramento soprattutto in alcune Regioni italiane – fanno sapere dall’ISS -. La situazione evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni e province autonome. Sono complessivamente 7.625 i focolai attivi, di cui 1.286 nuovi ma c’è una diminuzione dei nuovi focolai poiché i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico: sono stati segnalati 23.018 casi non associati a catene di trasmissione note (vs 9.291 la settimana scorsa) che corrisponde al 43,5% del totale di casi notificati questa settimana».

Per quanto riguarda la Sardegna l’indice Rt presente in questo report con i dati relativi al periodo 12-18 ottobre e aggiornati al 20, si attesta all’1,16%, poco al di sotto della soglia di 1,25 considerata estremamente critica. L’incidenza è di 27,11 casi ogni 100.000 abitanti.

 

 

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