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Quartu, comunali 2020. Per il M5S il candidato sindaco Guido Sbandi: «Cosa fare per la città? Lo sceglierà la gente»

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Comunali 2020 a Quartu Sant’Elena, per il dopo Delunas c’è anche il Movimento Cinque Stelle. In vista della due giorni elettorale del 25-26 ottobre, con la città chiamata a scegliere la nuova giunta, tra i candidati sindaci c’è il nome di Guido Sbandi. Una corsa in solitaria, quella del pentastellato 54enne  e della sua lista, intenzionato ad ascoltare ciò che la gente vuole per la propria città.

Comunali 2020. A Quartu il candidato sindaco Sbandi chiama i cittadini: «Una democrazia partecipativa»

Per il candidato Guido Sbandi e per il Movimento Cinque Stelle quartese saranno dunque i cittadini a essere coinvolti a scegliere ciò che la giunta e il sindaco dovranno fare per la città. Tra questi, anche lo “zoccolo duro” di elettori che, sfiduciati, si sono allontanati dal voto e che ora possono essere nuovamente chiamati alla partecipazione. «È la democrazia partecipativa. Non devono essere i politici a scegliere se occuparsi, ad esempio, dei marciapiedi o dell’acqua potabile. Ma i cittadini valuteranno le priorità su cui lavorare».

Sbandi, una corsa solitaria. «Nessuna alleanza con gli altri partiti»

Idee precise quelle del candidato quartese pentastellato, con i principi di coerenza e trasparenza a dare anima al Movimento. Sbandi, indubbiamente, non nega il lavoro da fare nelle prossime settimane ed è fiducioso sulla scelta di scendere in campo da solo, senza alleanze pre-elettive. E in caso di vittoria l’obiettivo è chiaro: «Nessuna alleanza con altri partiti che non seguono la nostra stessa linea». Eppure, il pensiero di qualcuno, forse un po’ malevolo, potrebbe andare a quanto successo al livello nazionale nell’ambiente grillino. «Le due diverse alleanze di governo? – le parole di Sbandi –  Noi del Movimento di Quartu ci siamo dissociati e non le abbiamo mai accettate».

Risorse e comune, la necessità di riorganizzazione. Le misure per le fasce deboli

Per Sbandi, Quartu vive una situazione di criticità, che comporta la necessità di riorganizzare tutti i settori e soprattutto fare i conti con le risorse economiche. E se il Movimento chiama in causa i cittadini, per il bene collettivo, un pensiero va alle fasce deboli della popolazione quartese. «Ora la politica sociale sembra lontana dal contatto umano di cui la gente ha bisogno. Bisogna riorganizzare gli assessorati in modo che i tecnici siano presenti in maniera trasversale. Così si ritorna a essere presenti». Un pensiero, ovviamente, va alla politica nazionale, in particolare alla misura del reddito di cittadinanza. «Il comune deve rivolgersi ai beneficiari di questa misura e consentire loro di partecipare alla vita comunitaria, prestando la loro opera. È così che si ridà la dignità».

Le “paure” dei Cinque Stelle quartesi. «Chi “temiamo”? I cittadini»

Dai due big di centrodestra e centrosinistra, Stevelli e Piludu, al ritorno in campo di Milia. Per Sbandi e il Movimento Cinque Stelle si tratta di avversari politici degni di massimo rispetto, ma i veri “timori” sono per altri. «Conosciamo gli altri candidati, ma noi “temiamo” solamente i cittadini. Sono loro infatti che sceglieranno e giudicheranno».

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