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Sardegna patrimonio dell’Unesco: il Consiglio regionale approva la mozione all’unanimità

Nuraghe Piscu - foto di Stefano Marrocu

Nuraghe Piscu - foto di Stefano Marrocu

Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato all’unanimità la Mozione 318 (Cossa e più) “sul riconoscimento da parte dell’Unesco del paesaggio culturale della Sardegna e la definizione del suo territorio quale “museo aperto”.

La Regione ha sostenuto la candidatura della Sardegna per l’iscrizione del suo paesaggio culturale, e in particolare dei suoi monumenti nuragici, nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità dell’Unesco, e a questo scopo ha concesso il patrocinio al progetto e si impegna a fornire il necessario sostegno per portare avanti le istanze del Comitato promotore.

Lo ha annunciato nel pomeriggio il Presidente Christian Solinas, commentando con soddisfazione l’approvazione, nel corso dell’odierna riunione di Giunta, di una delibera con la quale il governo regionale sposa con convinzione il progetto.

L’immenso patrimonio storico e culturale della Sardegna, sottolinea il Presidente, la ricchezza valoriale e identitaria del popolo sardo, possiedono tutte le caratteristiche perché venga riconosciuto quale “Paesaggio culturale” nella sua totalità, unico nel Mediterraneo, per rafforzarne il riconoscimento internazionale e conferirne il dovuto prestigio, anche in funzione di una migliore fruizione nello scenario economico-sociale.

«Non è un caso – commenta il Presidente – che la nostra Isola abbia già ottenuto il riconoscimento di 2 siti UNESCO, identificati nel Villaggio Nuragico di Barumini, nella categoria “Patrimonio mondiale”, e nel parco “Tepilora, Rio Posada e Montalbo”, al quale è stato conferito il titolo di Riserva della Biosfera. A questi riconoscimenti si aggiungono altri due elementi iscritti nella lista del Patrimonio Immateriale, il Canto a tenore e la cerimonia dei Candelieri di Sassari, inserita tra le Feste delle Grandi Macchine a spalla».

«La concentrazione di siti archeologici, manufatti storici, e segni della cultura millenaria presenti in maniera diffusa su tutto il territorio regionale, consente di affermare che la Sardegna possa ritenersi un museo a cielo aperto – prosegue Solinas – dove la storia si racconta nei simboli e nei luoghi dell’antichità, e si svela al passaggio dei visitatori. Un grande patrimonio da salvaguardare, eredità delle grandi popolazioni che hanno attraversato la nostra Isola, che necessita di essere maggiormente tutelato e valorizzato, anche in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a beneficio dei sardi e delle future generazioni».

«Per questo – sostiene il Presidente – la Regione sostiene l’opera portata avanti dall’associazione “La Sardegna verso L’Unesco”, che si è costituita Comitato promotore del progetto. A sostegno dell’iniziativa hanno già deliberato oltre centocinquanta Consigli comunali sardi, ed è auspicabile, conclude il Presidente Solinas, un’ampia convergenza politica anche da parte delle forze politiche presenti in Consiglio Regionale».

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