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Quartu, comunali 2020. Per il centrosinistra Francesco Piludu: «Da noi il rinnovamento. Guardiamo al futuro della città»

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Elezioni comunali 2020 a Quartu. In vista delle giornate del 25-26 ottobre, per il centrosinistra il candidato sindaco Francesco Piludu ha le idee chiare. Dopo la vittoria delle primarie, a inizio settembre, superando nettamente Stefano Secci e Monica Mascia, ora il consigliere uscente del PD si prepara al lavoro delle prossime settimane. Quattro le liste presenti in questa coalizione progressista, ambientalista e identitaria: Partito DemocraticoArticolo Uno; Cambiamo Quartu con Piludu; Ajò Insieme e Impari-SiAmo Quartu. Ma soprattutto, è tanta la volontà di rinnovamento, che parte proprio dall’interno, grazie alla costituzione di una squadra tutta giovane.

Comunali 2020, Francesco Piludu: la “meglio gioventù” al servizio di Quartu

Una squadra giovanissima, quella messa su dal candidato sindaco Francesco Piludu, classe 1981. Sono 96 infatti i candidati consiglieri, tra 49 uomini e 47 donne, scelti a rappresentare le istanze di rinnovamento di Quartu, e molti di questi non arrivano agli “anta” e non mancano millennial. «La nostra è una squadra di giovani che vogliono mettersi al servizio della città – spiega Piludu – e vogliono ritornare a viverla». Gioventù, sì, così come freschezza di idee e volontà di discontinuità dalla vecchia politica: solamente quattro dei candidati hanno infatti ricoperto precedenti cariche. «Ci sono studenti universitari che hanno deciso di mettersi in gioco per la loro città. E noi abbiamo ascoltato la voce di tutti per capire ciò che serve».

Quartu “dormitorio”, tra spopolamento e mancanza di idea di comunità

Piludu sembra avere ben chiari i problemi della sua città e si concentra su quello più comune alle grandi realtà urbane. «Quartu è abbandonata, ma soprattutto manca il senso di identità e comunità» spiega il candidato, che aggiunge: «La città è diventata un dormitorio, che ha visto la fuga di 1500 quartesi». Da parte della giovanissima coalizione arrivano allora possibili ricette risolutive. «Vogliamo provare a dar vita a un centro o più centri – come via Danimarca, via Porcu, via Colombo, la zona vicina alla chiesa di San Luca – che diano servizi alle persone, che ora spesso vanno fuori per gli acquisti». E aggiunge: «Si può provare a pedonalizzare. Fare in modo così che la gente trovi i servizi a portata di mano. Senza dover correre il rischio di accalcarsi in qualche centro commerciale fuori dalla città».

Dal lago Simbiritzi al Parco di Molentargius, sino alle saline: le possibili strade del rinnovamento di Quartu

Come detto, l’obiettivo della giovane coalizione di centrosinistra è il rinnovamento della città. E le strade verso questa meta, come spiegato da Piludu, possono essere diverse e percorribili contemporaneamente. Soprattutto attraverso la riqualificazione urbana delle incompiute e dei centri nevralgici, grazie all’uso dei fondi europei e internazionali. «Si può pensare, ad esempio, a una riqualificazione del litorale passando per l’invaso di Simbiritzi, che diventerebbe così un importante polo di attrazione. Ma anche al recupero delle ex Fornaci Picci».  Piludu passa ancora in rassegna le possibili chiavi di rilancio di Quartu.«Pensiamo, in aggiunta, all’inserimento nella città del Parco di Molentargius, con un percorso pedonale. Così come accade similmente in altre città. Oppure al riutilizzo delle saline in ambito sanitario, ad esempio per la talassoterapia». E i vantaggi per tutti potrebbero essere non indifferenti. «Tutto questo, così come dare servizi balneari e di trasporto ai nostri 26 chilometri di spiaggia, crea lavoro».

«L’esperienza di Milia? Noi guardiamo al futuro»

Una coalizione giovane, quella del centrosinistra, chiamata a fronteggiare, oltre alla storica avversaria di centrodestra, anche la ben quotata esperienza del candidato Milia. «Chi ha già dato sa dare risposte utili nell’immediato. Ma noi non puntiamo semplicemente a questo. Guardiamo al futuro, alla Quartu del 2030, quella che vivranno i nostri giovani diventati adulti».

 

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