Primo approccio di normalità, 1000 tifosi alla Sardegna Arena per sostenere il Cagliari nel difficile match contro la Lazio.
Gli spalti della tribuna sembrano riprendere vita e animarsi. Entrano i tifosi, si guardano intorno con gli occhi emozionati, i sorrisi nascosti dietro la mascherina e l’entusiasmo di chi, finalmente, è tornato nella sua seconda casa.
“È una sensazione brutta, perché lo stadio vuoto non mi è mai piaciuto. – afferma Edoardo Scarpetta super tifoso rossoblù- Spero la partita, nonostante il vento, ci riservi belle sorprese. Speriamo di trovare quest’anno maggiore equilibrio in tutti i reparti. È un passo avanti per tornare alla normalità ed è giusto gradualmente riappropriarsi delle nostre passioni: per me il Cagliari è vita. Se siamo responsabili torneremo tutti a goderci le partire e a sostenere i nostri colori”.
Escludendo l’amichevole contro la Roma di qualche settimana fa, alla Sardegna Arena i tifosi mancavano dallo scorso primo marzo, sempre contro la Roma.
“Per me è ossigeno. – urla Milena Masala la super tifosa- ho aspettato tutta la notte la sicurezza di poter entrare a vedere i miei ragazzi. Speriamo da oggi in poi siano sempre di più i tifosi e… Forza Casteddu”.
Tutti prendono posto e seguono le indicazioni della sicurezza, chiacchierano tra di loro, a distanza, ma sono in fibrillazione “perché con il primo fischio, ci sarà un boato”, assicura Lorenzo Pinna.
Inizia così il conto alla rovescia per Cagliari – Lazio, con la speranza che “non finisca dopo sei ore”, ironizza Pinna pensando al match dello scorso anno.