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Anche a Cagliari ha suonato la campanella: centinaia di studenti sono tornati tra i banchi, tra emozione e qualche timore

scuola de sanctis

Uno degli ingressi del De Sanctis-Deledda durante l'orario di lezione

Primo giorno di scuola per i ragazzi e le ragazze delle scuole di Cagliari. Grande emozione per il ritorno in classe dopo l’esperienza della didattica a distanza durante il lockdown, esperienza che ha diviso sia docenti che alunni tra soddisfatti e insoddisfatti.

Ma oggi si può dire che si è voltato pagina (almeno per ora) e si torna a un timido inizio di normalità, tra emozione e paura. Alcune scuole, come ad esempio l’Istituto comprensivo “Francesco Ciusa” di via Meilogu e il Liceo scientifico “Pacinotti” di via Liguria, hanno ospitato i seggi elettorali e potranno far entrare in aula gli studenti una volta completata la sanificazione, questa settimana stessa.

Altre, invece, hanno aperto proprio stamattina. La prima campanella all’Istituto Superiore De Sanctis-Deledda di via Cornalias è suonata alle 8:30, la seconda alle 10:30. Due orari differenti, sei ingressi, per garantire il contingentamento in entrata e uscita. Per ora, infatti, saranno due le ore di lezioni che gli alunni dovranno fare. Oggi sono rientrati gli alunni delle prime e delle seconde, domani toccherà a quelli di terza, quarta e quinta.

Come per tutte le altre scuole, i protocolli anti-Covid da rispettare sono “rigidi” ma doverosi: percorsi di entrata e uscita segnalati sul pavimento, gel igienizzante in ogni ingresso e all’ingresso delle aule mascherine obbligatorie durante tutto il tempo delle lezioni e fino a quando si esce dall’Istituto; autocertificazione obbligatoria. «Non ci sono stati problemi di nessun tipo – dice Susanna Picciau, collaboratrice scolastica  – I ragazzi sono entrati rispettando tutte le norme anti-Covid. Abbiamo anche un’aula per l’isolamento preventivo in caso di sintomi sospetti. A chi non ha compilato l’autocertificazione da casa, gliela forniamo noi all’ingresso». Per quanto riguarda i banchi, Picciau dice che quelli del bando Arcuri del Ministero dell’Istruzione non sono ancora arrivati:  «abbiamo dei banchi singoli, in alternativa usiamo quelli classici e per ognuno di essi si può sedere un solo alunno».

«L’emozione di rivedere i miei studenti è tanta – dichiara un’insegnante del Deledda (indirizzo Linguistico) che preferisce restare anonima – Ho comunque mantenuto contatti con loro anche dopo la fine dell’anno scolastico appena passato. Ma ho anche tanta paura, non sono più giovane e i timori dunque non mancano, ma se tutti rispetteremo le regole, non succederà niente».

Una studentessa del primo anno del De Sanctis (indirizzo Scientifico), è appena uscita, è in compagnia della madre e non nasconde l’emozione, sia perché per lei è il primo giorno alle scuole superiori, sia perché questo giorno caratterizzato dalle norme anti-contagio per una pandemia inaspettata, se lo ricorderà tutta la vita: «Sì, è stato commovente. Ho fatto lezione in un’aula di informatica, eravamo tutti ben distanziati». In tutta la Sardegna oggi sono rientrati a scuola circa 190 mila alunni.

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