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I ristoranti ai tempi del Covid-19. Francesco Zucca (Trattoria Cavour): “Dietro la mascherina c’è ancora il nostro sorriso”

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Sono tempi particolari per chi si occupa di ristorazione. A Cagliari diversi quartieri vivono trainati dall’indotto che generano trattorie, osterie, ristoranti, pizzerie e locali. Nel quartiere Marina in particolare, dove ogni dieci metri sorge la vetrina di un’attività di ristorazione, questo è ancora più vero. Nel cuore di via Cavour, non lontano dal palazzo della Regione, c’è una famiglia che ha fatto della buona cucina e della calorosa accoglienza dei propri clienti una vera e propria ragione di vita.

La famiglia Zucca, proprietari da più di 50 anni della storica trattoria Lillicu, da circa 3 anni ha aperto anche la trattoria-pizzeria Cavour, un locale che fa della cura del cliente una vera e propria filosofia di vita. A guidarlo c’è in particolare Francesco Zucca, 38 anni, uno dei fratelli proprietari dell’altra storica trattoria.

Francesco è un vero e proprio cultore dell’accoglienza del cliente, un aspetto della ristorazione che ritiene importante quanto la corretta preparazione di un buon piatto di spaghetti. Chi meglio di lui ci può dire come è cambiata la ristorazione ora che il contatto fisico, dalla semplice stretta di mano ai canonici due baci sulle guance, è assente, e i sorrisi sono nascosti dietro le mascherine?

«Il fatto di voler instaurare una relazione salda con i nostri clienti è un nostro marchio di fabbrica da sempre – spiega Francesco Zucca -. In questo periodo, purtroppo, dobbiamo relazionarci con loro in modo diverso. In primo luogo per via delle mascherine che nascondono gran parte del nostro viso, il sorriso in particolare, quello che noi consideriamo la prima regola della ristorazione. A questo va poi sommato il distanziamento sociale, un altro limite per noi che avendo tanti clienti fissi, veri e propri amici, facciamo del contatto umano un altro nostro punto di forza. Mancano l’abbraccio, la stretta di mano affettuosa, la gestualità del viso e la comunicazione non verbale. Cerchiamo di compensare comunicando con dei gesti piccoli ma molto significativi: la mano sul petto, i baci con i colpetti di mano sulla mascherina, l’espressività degli occhi. Sono tutte cose che sto notando stiamo iniziando a fare quasi in maniera spontanea. Il linguaggio verbale bisogna adattarlo. Bisogna lavorare sul tono, il timbro, rendere la voce più dolce».

E i clienti come hanno reagito a questo importante sforzo comunicativo? «Da questa ricerca di trasmettere emozioni nonostante i limiti che ci sono stati imposti per la salute di tutti, abbiamo notato una sensazione positiva nei nostri clienti, un messaggio che supera i dispositivi di protezione individuale e la distanza, e arriva davvero all’altra persona» confessa il titolare della trattoria-pizzeria di via Cavour.

Una familiarità e un calore che si possono riscontrare anche nei piatti di questo locale, non a caso rivendicato con orgoglio dal titolare come “trattoria-pizzeria”. «Molto spesso capita che nei locali che uniscono pizzeria e cucina uno dei due servizi sia superiore o inferiore all’altro – spiega Zucca -. La nostra sfida era quella di offrire la stessa qualità sia a chi sceglie di trascorrere la serata con i piatti della nostra cucina, sia a coloro che preferiscono la nostra pizza. Faccio un esempio: arselle e bottarga, un grande classico della cucina cagliaritana, da noi si può gustare sia nel piatto con un bello spaghetto, sia sulla pizza. Stessi prodotti, stessa qualità, stessa soddisfazione per il cliente».

La pizza di Cavour è un prodotto di grande qualità: lievitazione di più di 48 ore, cornicione alto e ben alveolato in stile napoletano e ingredienti saporiti e gustosi provenienti direttamente dalla cucina del ristorante. Nel menù sono presenti circa 10 pizze: poche ma fatte bene, pensate per garantire la stessa qualità dei piatti del ristorante.

Un occhio di riguardo questa trattoria lo riserva alla stagionalità dei prodotti, alla base di tutta la cucina del ristorante della famiglia Zucca. «I nostri clienti scelgono spesso la selezione di antipasti che comprende piatti classici e rivisitati della cucina cagliaritana a seconda della disponibilità dei prodotti. La nostra offerta di primi è davvero completa: risotto alla pescatora, fregula, spaghetti con arselle e bottarga e trofie Cavour con scampi, zucchine (o carciofi quando ci sono) e pomodorino ciliegino di Pula, giusto per citarne alcuni. Completano il menù i nostri secondi: grigliata, zuppa e frittura di mare, carni locali alla griglia, astice alla catalana e tanto altro. Un’offerta completa per tutti i gusti».

Per chi fosse rimasto con l’acquolina in bocca dopo aver letto l’intervista al titolare Francesco Zucca, il ristorante si trova a Cagliari, in via Cavour 83.

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