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I posti più belli della Sardegna: Iglesias, un cuore medievale tra miniere, arte e natura

Nel Medioevo fu Villa di Chiesa, dove dominava il dantesco conte toscano Ugolino della Gherardesca, signore locale. Proprio quello dell’antropofago “Fiero pasto”, cantato dal Sommo Poeta nell’Inferno. Con la dominazione spagnola divenne Iglesias. Un retaggio medievale testimoniato dai ruderi del Castello di Salvaterra e dalla bellissima cinta muraria che circonda gran parte del centro. Di quel periodo in città (27mila abitanti) restano magnifici esempi architettonici gotico-catalani: la cattedrale, l’unica al Mondo dedicata a Santa Chiara, la chiesa di San Francesco, che custodisce lo splendido retablo del pittore Antioco Mainas, e quella della Madonna di Valverde, alle porte della città. Sede vescovile, città profondamente religiosa (il nome non mente) Iglesias è famosa anche per i suoi riti dei Misteri della Settimana Santa, ancora legati alla tradizione spagnola. La città si sviluppa attorno alla piazza intitolata a Quintino Sella.

Immersa nei boschi, Iglesias offre un centro storico vivace e frequentato, ricco di locali, spesso realizzati in antichi palazzi, alcuni dei quali presentano magnifiche bow-windows in stile liberty. Da qui parte il cammino minerario di Santa Barbara: 500 chilometri in 26 tappe, da percorrere a piedi o in bici, in un connubio di storia e devozione. Iglesias deve gran parte della sua fama alle miniere, che per secoli sono state il centro gravitazionale della vita economica e sociale della zona. La Metalla romana, rinata Villa di Chiesa, quindi Iglesias, che conobbe il suo massimo splendore come città regia spagnola e, successivamente, in età moderna con lo sfruttamento delle ricche miniere di piombo, zinco e argento. Ammirerete i paesaggi lunari intorno ai cantieri di Monteponi, San Giovanni Miniera e Campo Pisano, ricchi di silenzi evocativi che rimandano a un passato lavorativo, societario e culturale all’avanguardia. Oggi Iglesias vuole sfruttare al meglio questo suo radioso passato, facendo leva sulle sue bellezze.

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 Iglesias 10  

Dopo la chiusura delle miniere, infatti, sono stati intrapresi numerosi interventi di bonifica e di valorizzazione dei siti. Uno straordinario patrimonio di archeologia industriale che fa parte del parco Geominerario, sino all’anno scorso riconosciuto dall’Unesco. Da visitare il museo dell’Arte Mineraria, nei dintorni la grotta di Santa Barbara (nella frazione di Bindua, con le sue preziose e rare concrezioni), e le gallerie e le strutture a picco sul mare di Nebida e Masua-Porto Flavia, scavate e realizzate in uno dei territori geologicamente più antichi d’Europa, tra faraglioni calcarei (straordinario il Pan di Zucchero, isolotto alto 132 metri, a ridosso della costa, vero e proprio monumento naturale), calette, percorsi pedonali e punti panoramici di struggente bellezza.

Come arrivare

Da Cagliari sono circa 60 km (circa 50 minuti). Sulla Statale 130, sempre dritti sino a Iglesias.

Dove dormire

B&B Del Corso, Corso Giacomo Matteotti, 1, telefono 3669524375, comodo, centrale, prima colazione e wi-fi. Prezzi onesti.

Dove mangiare

Il Tonno in Crosta, via Cappuccini, telefono 3294245450, dove potrete assaggiare un ottimo filetto di tonno cotto sopra una focaccia.

Cosa comprare

Dolci a base di pasta di mandorle, formaggi, pasta fresca, prodotti sott’olio, ceramiche lavorate, vini, insaccati, tonno in scatola.

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