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A Torre delle Stelle si è giocato il 25° memorial di calcetto in memoria di Alessandro Bizzo

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Sono quasi le 18 del 1° agosto del 1992 al campetto numero due di Torre delle Stelle. Il sole è alto, i bambini, divisi in squadre sorteggiate a colpi di pari o dispari, inseguono il pallone nel pieno delle loro vacanze estive. Qualcuno ha ancora il sale del mare sulla pelle, le scarpette non sono sempre professionali, si scivola e ci si sbuccia le ginocchia sulla terra battuta e i colori delle magliette sono tutti diversi. La partita termina in parità e nessuno si accontenta del risultato. Si va ai rigori. Il dischetto non c’è, è immaginario, ma Alessandro sa dove posizionare la palla. Prende la rincorsa, calcia, il portiere si tuffa e blocca la sfera. Il suo cuore si ferma quel pomeriggio nel campo numero 2 del condominio di Torre delle Stelle, tra lo sgomento dei ragazzi presenti.

Tra questi c’è anche Filippo Melis, ragazzone classe ’76, il fratello grande di tutti in quel campetto. Filippo non si è mai dimenticato di Alessandro, nemmeno oggi che sono passati 28 anni da quel triste pomeriggio di agosto e che si è svolta la 25esima edizione del memorial “Alessandro Bizzo”.

L’idea di un memorial di calcetto intitolato ad Alessandro arrivò nel lontano 1996. Filippo radunò tutti i bimbi di Torre delle Stelle, alcuni conoscevano Alessandro, altri erano troppo piccoli per ricordare. Nacque il mitico torneo Under 12: magliette senza sponsor, un colore per ogni squadra, pantaloncini tutti diversi, tanta voglia di divertirsi e, per i più bravi, di vincere l’ambita statuetta del capocannoniere. Gli idoli di allora erano Baggio, Del Piero e Maldini, campioni di un tempo e di un calcio che anche in quel campetto polveroso raccoglieva i migliori valori dello sport.

Il 16 agosto 2020, nel campetto numero 1 (il secondo ormai mostra, in maniera troppo evidente, i segni del tempo) si è disputata la finale della 25esima edizione del memorial. Tanti, troppi, sarebbero gli aneddoti da raccontare di questo quarto di secolo in cui migliaia di ragazzi provenienti da tutta Italia e in vacanza con le loro famiglie hanno rincorso un pallone in quel di Torre delle Stelle. Non solo dell’under 12, ma anche delle sue costole, gli under 15, under 18, under 21 e torneo femminile, creati da Filippo per accontentare i ragazzi che crescevano. Ci fu quella volta in cui fu interrotta la partita per tributare un applauso a Pippo Baudo che passeggiava davanti al campo (il presentatore fino a pochi anni fa possedeva casa a Torre delle Stelle). Si potrebbe poi parlare dei tanti giovani talenti che si cimentarono in questi tornei durante le ferie dei propri genitori, dai ragazzi delle giovanili più blasonate di mezza Italia (Cagliari, Atalanta, Lazio e Inter per citarne qualcuna) ad altri diventati supercampioni di altri sport, come i surfisti Francisco Porcella e Alessandro Piu.

Una valanga di volti sono passati per questi campetti, dove era importante sì partecipare, ma anche vincere o fare la giocata da regalare al pubblico del muretto, non era poi tanto male. Tutti hanno giocato però nella memoria di Alessandro, un bambino sfortunato e volato via troppo presto, ma che i suoi amici, Filippo in particolar modo, non hanno mai dimenticato.

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