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Polemiche sul web per il ciondolo a forma di pecorella che Pandora “dedica” alla Sardegna

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Il Colosseo a rappresentare Roma, la pasta per l’Emilia Romagna, il Ponte di Rialto per il Veneto, la pizza per la Campania, la bici per Milano, la macchina fotografica per la Sicilia e l’azzurro del mare per la Puglia. Per la Sardegna? Una pecorella. Questi i simboli scelti dall’azienda di gioielli Pandora per rappresentare i singoli territori italiani in una collezione dedicata all’estate della ripartenza dopo l’emergenza Covid-19.

«Bella, forte, orgogliosa – si legge in un post social dell’azienda -. L’Italia non è solo un paese meraviglioso ma è anche la nostra casa e una terra unica, capace di affrontare qualsiasi difficoltà. Questa estate partite alla riscoperta dell’Italia e portatela sempre con voi, nel cuore, con i gioielli Pandora».

Un po’ troppi luoghi comuni a detta di molti commentatori sui social in queste scelte di Pandora. In particolar modo fa discutere la decisione (ennesima) di rappresentare la Sardegna con una pecora, simbolo del mondo agropastorale.

Un’attività nobile e sicuramente redditizia nell’economia isolana, ma che secondo tante persone non può essere l’unica immagine dell’Isola oltremare.

«Abbiamo Nuraghes, Mamuthones, spiagge mozzafiato e chi più ne ha più ne metta, ma voi avete scelto sempre il solito luogo comune – commenta un’utente sarda facendo un’ottima sintesi delle reazioni di dissenso -. Siamo oltremodo fieri della nostra identità di pastori ma siete stati veramente scontati, sotto ogni punto di vista».

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