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Luras, la riflessione della sindaca: «Si può porre rimedio all’inciviltà con un cartello?»

«Il nostro patriarca verde ha da noi sempre massima cura. Non si tocca un ramo – precisa Marisa Cadeddu, la sindaca di Luras- se non con il parere del Dipartimento di Botanica di Sassari. È stato recintato, provvisto di pedane lignee per i disabili, inavvicinabile sotto il tronco per via dell’ ampia recinzione lignea».

Ieri un visitatore del sito che ospita S’Ozzastru e altri altri splendidi alberi millenari, aveva segnalato alla nostra redazione un episodio davvero inqualificabile: due ragazzini si sono arrampicati ai rami dell’albero più antico d’Europa che secondo gli esperti ha più di 4mila anni.

Tanti lettori hanno commentato suggerendo l’affissione di un cartello accanto all’albero che ne segnalasse l’importanza. La sindaca di Luras, dopo aver precisato che comunque il cartello c’è e si trova all’ingresso, invita tutti a una giusta riflessione: «Vi è all’ingresso apposito cartello che ne descrive la Storia e l’importanza millenaria. Io, che amo viaggiare – spiega la Prima cittadina – e ho visitato molti siti e musei, se vedo un cordone rosso non mi avvicino a un dipinto per toccarlo e se vedo una recinzione non la salto. E moltissimi fanno come me. All’inciviltà si può porre rimedio con il cartello “severamente vietato oltrepassare”?».

Tuttavia la sindaca spiega che il sito non è incustodito e accetta il consiglio, pur di garantire ancora meglio la sicurezza del patriarca, sistemerà un cartello anche vicino all’albero: «Si fa. Se è questo il rimedio: pareva intuitivo non saltare un luogo delimitato. Come si vede accetto volentieri un suggerimento da pochi euro ma sul resto occorre fare chiarezza: vi sono addetti alla custodia, ovviamente non h 24. Ora stanno sul sito due ragazzi che sono stati assunti dal Comune con il Bando Lavoras, tra l’altro laureati in Antropologia. La gestione del sito è stata affidata con bando pubblico 6 giorni fa. Appena la società vincitrice firma il contratto, prenderà le consegne».

«Il sito è stato visitato da Piero Angela, Donatella Bianchi, politici, personaggi famosi e regnanti, da 25mila visitatori l’anno che non superano la recinzione. Hanno oltraggiato la Pietà, hanno versato vernice sulla Fontana di Trevi, hanno tracciato scogli in granito di vernice blu, si fanno il bagno alla Barcaccia di Piazza di Spagna, i turisti. Ovviamente non tutti: i più hanno il senso del rispetto delle cose – conclude Marisa Careddu- altrimenti dovremmo mettere sotto vetro l’Italia intera».

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