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(VIDEO) Quartu, sit-in dei pensionati davanti alla Asl: “Farmaci a domicilio o nelle farmacie dei nostri comuni”

sit in pensionati usb

«Vogliamo risposte, ora». Stamattina c’è stato un secondo sit-in organizzato da Usb pensionati davanti al servizio farmaceutico della Asl di via Bizet a Quartu Sant’Elena per protestare contro quella che chiamano “disorganizzazione” nelle consegne dei presidi medici e dei medicinali destinati ai pazienti che usufruiscono dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi).

«Prima dell’emergenza Covid-19  i giorni disponibili per il ritiro dei presidi sanitari, farmaci ed alimenti speciali erano quattro volte a settimana – fa sapere il sindacato Usb Pensionati – Ora, invece, solo due volte a settimana, col risultato di creare una maggiore concentrazione di persone e dunque file lunghe, con i pazienti in strada, creando spesso intralcio alla circolazione e assembramenti».

I manifestanti, molti dei quali parenti e delegati di pazienti impossibilitati a muoversi da casa, chiedono la consegna a domicilio, così come avviene per la consegna dei pannoloni «la cui qualità è ben peggiore  rispetto a quelli che venivano forniti in precedenza», dice il sindacato pensionati. Molti dei familiari e delegati dei malati gravi o con difficoltà di deambulazione, abitano nei comuni del distretto Asl di Quartu (oltre a Quartu, anche Sinnai, Dolianova, Maracalagonis, Villasimius, Donori, Soleminis, Serdiana e Burcei) e dunque sono costretti a recarsi a Quartu per la consegna dei presidi. Per ovviare a questo disagio, dunque, chiedono che questi presidi medici siano disponibili nuovamente almeno tre volte a settimana o perlomeno disponibili nelle farmacie dei propri comuni di residenza. «Ci chiediamo  perché se è possibile effettuare la consegna a domicilio dei pannoloni non lo si possa fare per i presidi sanitari a chi usufruisce dell’Assistenza domiciliare integrata?».

«Ora queste persone sono costrette a stare sotto il sole torrido d’estate e d’inverno al freddo – dice Enrico Rubiu di Usb – Non c’è, infatti, neanche una pensilina sotto la quale ripararsi, né un’area riservata per la sosta temporanea destinata al carico dei presidi da ritirare. Si pensi solo che, con l’attuale sistema, una persona, che sia parente di un paziente con difficoltà a deambulare, oppure un paziente stesso magari in carrozzina, per potere avere ciò che gli occorre dalla sede Asl di via Bizet deve attendere il proprio turno prima per consegnare il foglio di richiesta e poi per aspettare di essere chiamato. Ci sono persone che arrivano qui dai paesi la mattina presto e vanno via anche all’ora di pranzo. Una situazione insostenibile».

Rubiu fa sapere che è stata inoltrata una missiva all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, al responsabile Asl di Quartu e ai sindaci dei comuni sopra citati, per chiedere un intervento urgente per migliorare il servizio e renderlo più sicuro e meno disagevole per l’utenza. «A ciò si aggiungono i tempi di attesa lunghissimi per una visita specialistica – prosegue Usb –  Abbiamo anche chiesto un incontro con i destinatari della missiva. Per ora ci ha risposto solo il Consiglio comunale di Sinnai, che ha preso in esame la nostra denuncia. Attendiamo dunque risposte da tutti gli altri, affinché si renda un servizio utile ai familiari degli assistiti che si vedrebbero così liberati almeno da questi disagi».

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