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Cagliari, riaprono le discoteche. La voce del “mondo della notte”: «Finalmente. Rispetteremo le regole»

discoteca

Nel Cagliaritano, così come nell’intera Isola, al via la riapertura delle discoteche e locali notturni. Esultano gestori, pr e addetti ai lavori di un settore rimasto ai box a lungo, in seguito all’emergenza Covid 19. Ora, ci si prepara a recuperare quel che resta dell’estate 2020, stando molto attenti alle nuove regole e alle disposizioni ministeriali. In particolare, nodo fondamentale rimane il distanziamento sociale obbligatorio e il divieto di assembramento, su cui sarà d’obbligo vigilare. Ma comunque, per il “popolo della notte”, che comprende un buon numero di lavoratori, era importante la ripartenza, dopo le pesanti perdite degli scorsi mesi.

Riapertura delle discoteche, la voce del Soho: «Rispetteremo le regole. Cercheremo di far stare seduta la gente»

Dunque, dopo una serie di rinvii, tra giugno e luglio, le discoteche riaprono ai “nottambuli” sardi, seppur con importanti limitazioni. «Era fondamentale riprendere a lavorare» commenta Federico Cordeddu del Soho, «Le regole? Le faremo rispettare tutte». Tra queste c’è sicuramente l’obbligo del distanziamento sociale, per molti considerato difficile in un ambiente in cui il contatto è inevitabile. «In qualche modo cercheremo di far stare seduta la gente – le parole di Cordeddu – e diciamo che proveremo a far sì che il locale diventi una discoteca, non viceversa».

Dal weekeend al via le danze: «Le distanze in pista? Impossibile»

Dal prossimo weekend, presumibilmente, locali e discoteche si preparano alla riapertura. Per qualcuno, forse, un passo compiuto un po’ più tardi del previsto, con conseguenti danni. «Se si fosse riaperto prima, sicuramente non si sarebbero fomentate le attività abusive per la città e noi non saremo entrati in crisi» commenta Nicola Schintu del Room Club. Tutti pronti comunque a lavorare sul rispetto dei diversi protocolli, anche se sull’obbligo del distanziamento in “pista” c’è un po’ di scetticismo: «Chi fa queste regole, spesso non conosce questo mondo. La distanza di due metri, almeno in pista, è impossibile».

Ballare a distanza: «Confidiamo nell’educazione e nel buon senso della gente»

Ingressi contingentati e controllo della temperatura sono altre due misure da osservare, per una ripartenza in sicurezza. E se ballare a debita distanza sembra impossibile, si punta allora proprio sulle persone: «Confidiamo sul buon senso della gente» le parole di Fabrizio Merella de La Paillote. Stessa fiducia anche da Schintu: «In questo periodo stiamo osservando comportamenti educati nella gente. Non si passano più drink e sigarette, ad esempio. Confidiamo nell’educazione dei clienti».

 

 

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