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“S’Avanzada”: arrampicata in città, il sogno di 2 cagliaritani che non vogliono lasciare l’Isola

C’è ancora chi sostiene che i giovani sardi non hanno spirito imprenditoriale e voglia di lavorare. Se mai ce ne fosse bisogno Roberto Desogus e Daniele Castello sono la dimostrazione che si tratta di un luogo comune. L’idea è davvero originale: trasformare la parete, accanto ai Giardinetti Pubblici di Cagliari, in una parete per l’arrampicata sportiva. E i due giovani cagliaritani sono in dirittura d’arrivo per vedere finalmente avverarsi il loro sogno nato 5 anni fa.

Roberto è un fisioterapista sportivo e Daniele è istruttore di arrampicata sportiva, ma hanno anche una laurea ciascuno, uno in economia e politica europea l’altro in ingegneria. Insieme nel 2015 hanno fondato l’Associazione Sportiva Dilettantistica “S’Avanzada”: «Abbiamo dedicato tantissimo tempo a questo progetto – racconta Roberto, presidente dell’Associazione – sapevamo che non sarebbe stato semplice, la burocrazia, il dialogo con le istituzioni, i permessi, l’adeguamento della struttura. È troppo per presto per parlare di date, ma adesso siamo a buon punto».

S’Avanzada rappresenta uno spazio così particolare dove fare arrampicata sportiva nel cuore della città da costituire un unicum in Europa: «Il punto forte di S’Avanzada – aggiunge Daniele, il vicepresidente- è l’esposizione che fa sì che dal primo pomeriggio la parete vada in ombra, permettendo di godere della brezza e del magnifico panorama sulla città e sul mare. Il contesto dei Giardini Pubblici rende il tutto ancora più esclusivo».

S’Avanzada vuole essere un luogo in cui tutti gli amanti degli sport all’aperto possono incontrarsi per arrampicare assieme e pianificare le proprie escursioni che si tratti di trekking, canyoning, vie ferrate o arrampicata: «Qui sarà possibile provare tutte e tre le discipline dell’arrampicata: il lead (arrampicata con la corda), il boulder (arrampicata da terra su dei materassi) e lo speed con gare di velocità su corda. Da subito – spiega il Presidente dell’associazione- ci saranno corsi per principianti, rivolti a chi vuole avvicinarsi a questa realtà e corsi avanzati per chi invece già pratica queste attività».

S’Avanzada oltre a rappresentare una nuova occasione per praticare sport in una cornice originale, può trasformarsi in una nuova opportunità di promozione turistica. La struttura infatti si presta anche a ospitare competizioni che darebbero ulteriore visibilità alla nostra città: «Non appena la situazione internazionale, e l’emergenza sanitaria si stabilizzeranno, organizzeremo competizioni sia interne che legate alla nostra federazione FASI – annunciano i ragazzi – Nell’isola esiste un importante nucleo di arrampicatori che ha sviluppato e valorizzato l’arrampicata in Sardegna, scoprendo sempre nuovi luoghi dove scalare e far crescere il nostro sport. È comunque vero che, rispetto al pieno potenziale, c’è ancora molto da fare per diffondere la pratica e la cultura dell’arrampicata e degli sport outdoor tra noi sardi che abbiamo in casa un paradiso di roccia da scalare e tanto ancora da scoprire».

Daniele e Roberto per realizzare il loro progetto utilizzano risorse personali, hanno necessità di acquistare tante attrezzature. Per questo hanno lanciato una raccolta fondi: l’obiettivo è 5mila euro per sostenere parte delle spese per l’acquisto di attrezzature: «Saranno acquistati materassi certificati appositi per la disciplina del boulder e delle prese per l’arrampicata. Non essendo riusciti ad ottenere alcun finanziamento, il budget di cui disponiamo ci ha permesso di acquistare solo una parte limitata del materiale. Ringraziamo chi ci sostiene con la propria donazione e chi lo farà in futuro, aiutandoci a sviluppare appieno il potenziale della struttura e dello spazio che ci ospita».

C’è grande attesa a Cagliari sia tra chi pratica questo sport che tra quelli vorrebbero cimentarsi per la prima volta, per l’inizio dell’attività. Nell’isola esiste un importante nucleo di arrampicatori che ha sviluppato e valorizzato l’arrampicata in Sardegna, scoprendo sempre nuovi luoghi dove scalare e far crescere questo sport. «È comunque vero che, rispetto al pieno potenziale, c’è ancora molto da fare per diffondere la pratica e la cultura dell’arrampicata e degli sport outdoor tra noi sardi che abbiamo in casa un paradiso di roccia da scalare e tanto ancora da scoprire. Cosa ci dice la gente? La risposta dalla città è stata sorprendente, in moltissimi si fermano entusiasti davanti all’ingresso dei Giardini per chiedere informazioni sulle attività – concludono Daniele e Roberto – e ci incoraggiano a tenere duro».

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